Viterbo e la Provicia del Patrimonio
"Bandi ed Editti" (1721-1756)
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Verrà presentato, sabato 6 ottobre alle ore 17 presso, la Sala Conferenza della Provincia di Viterbo, il volume di Loredana Vaccarotti, Viterbo nella Provincia del Patrimonio Bandi ed Editti (1721-1756), pubblicato dall'editore Davide Ghaleb.
Interverrano alla giornata di presentazione l’Assessore alla Cultura Renzo Trappolini, il Prof. Luciano Osbat, Ordinario dell’Università della Tuscia, la Prof. Elisabetta De Minicis e l’autrice Dott.ssa Loredana Vaccarotti.
Il lavoro è frutto di una tesi di laurea del Corso di Storia Moderna presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università degli Studi della Tuscia (relatore Prof. Luciano Osbat, correlatore Prof Luigi Londei Direttore Dell’Archivio di Stato di Roma).
Il libro, quarto volume della collana Quaderni della Tuscia, fondata da Enrico Guidoni, si basa su di un lavoro di riordinamento e schedatura della serie “Bandi ed Editti” dell’Archivio Storico Comunale di Viterbo formato da 24 faldoni, contenenti 7000 documenti che coprono un arco cronologico dal 1522 al 1814.
I documenti pubblici, destinati ai cittadini che abitavano a Viterbo, erano documenti che dovevano servire per regolare la vita quotidiana dei viterbesi, sia in condizioni di normalità, sia davanti ad eventi eccezionali; attraverso l'annuncio del banditore e attraverso l’ affissione presso il “Palazzo di Città” (oggi Palazzo dei Priori).
I “Bandi ed Editti. sono una fonte non nuova ma certamente poco utilizzata; Cesare Pinzi e Giuseppe Signorelli, due tra i più consultati storici di Viterbo (profondi conoscitori e fruitori della Biblioteca degli Ardenti) non la utilizzarono ma la citarono, e dopo di loro non risulta che altri studiosi l'abbiano utilizzata. L'obiettivo è di mettere a disposizione degli studiosi un patrimonio consistente di documentazione che merita di essere conosciuto non solo dagli storici ma anche dal pubblico più ampio.
E' questo parlare della vita quotidiana, giorno dopo giorno, per quasi trecento anni, che rende la pubblicazione di Loredana Vaccarotti un esemplare unico e di grandissimo valore per la storia.