LE PAROLE DI CHI CE L'HA FATTA

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LE PAROLE DI CHI CE L'HA FATTA

Pensieri ed emozioni quotidiane dei partecipanti ai Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto per persone che bevono troppi alcolici, per alcolisti, per giocatori d’azzardo compulsivi e per i loro famigliari. Studi ed analisi sulle dinamiche di cambiamento avviate.

sabato 26 gennaio 201
a Tarquinia (VT)
alle ore 18
presso la sede dell’Associazione di promozione sociale
Evolution Media,
via di Porta Castello, 9.

Il regista Massimo Curci, con la partecipazione dell'attrice Cristina Rocchetti e gli attori del laboratorio teatrale "Arte e ricerca" della Evolution Media metteranno in scena brani scritti dagli ex alcolisti, dagli ex giocatori d’azzardo e dai loro famigliari.
Seguirà un dibattito in cui il sociologo Luca Piras e la neurologa Anna Rita Giaccone risponderanno alle domande e alle curiosità dei presenti sui temi affrontati nel libro.
L’opera, patrocinata dall’AUSL e dalla Provincia di Viterbo, è presentata da Donata Francescato Professore ordinario di Psicologia di Comunità presso la Facoltà di Psicologia e Medicina dell’Università Sapienza di Roma.

 

Dalla prima pagina del libro:

Ulisse non ha costruito il cavallo di Troia, ma è un anno che non si ubriaca più e Penelope anziché aspettarlo ad Itaca ora va a Viterbo ogni giovedì per accompagnarlo al Gruppo degli ex-bevitori. Eolo non è il signore dei venti ma colui che da tre mesi ha smesso di giocare alle slot machine. Tiresia non ha aiutato Odisseo nel suo ritorno in patria dall'oltretomba, ma ora accompagna il padre da Luca ed Anna Rita per smettere di bere. Ulisse, Penelope, Tiresia e tutti gli altri eroi omerici in questo libro sono i nomi attribuiti agli autori dei testi scritti dai frequentanti dei tre Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto di Viterbo e Tarquinia sostenuti dall'AUSL e dalla Provincia di Viterbo. Ogni settimana, quando ognuno di questi Gruppi si riunisce, c'è sempre un partecipante che tira fuori un quaderno dalla copertina colorata per leggere agli altri cosa ha scritto a casa. E' il cosiddetto “Quaderno delle emozioni”. Gli altri ascoltano. Poi iniziano a parlare a turno proprio a partire dalle emozioni e dai ricordi suscitati da ciò che è stato letto. In questi incontri dei Gruppi tutti stanno seduti intorno ad un ipotetico cerchio. Ci sono tante mogli, figlie, padri delle persone che hanno il problema delle dipendenze dall'alcool o dal gioco d'azzardo: infatti fa parte di questo tipo d'intervento il coinvolgimento diretto dei famigliari o delle persone affettivamente significative. Negli incontri l'aria viene subito riscaldata dalle emozioni che affiorano, una dietro l'altra o tutte insieme, da farti sentire un groppo in gola e la voglia di piangere. Si parla della famiglia di Telemaco distrutta dai debiti del padre o dei litigi continui e violenti a cui per anni hanno assistito i figli ogni volta che la sera Polifemo rientrava ubriaco. Si parla di Nausica che ha perso il lavoro perché ha rubato i soldi nella cassa della ditta dove lavorava, per comprare i gratta e vinci dal tabaccaio ad Atene. Ma si parla anche della “rinascita” come la chiama qualcuno nei Gruppi, cioè della nuova vita che inizia di nuovo quando ci si libera dalla dipendenza dall'alcol o dal gioco d'azzardo. Mentore parla della bellezza ritrovata in piccole cose, in gesti quotidiani che ora si possono vedere con occhi nuovi: il caffè fatto in casa con la caffettiera, le rose rosse coltivate in vaso sul balcone, gli occhi di un amico che ti sorride, l'abbraccio tenero di una madre. C'è Fedra che non beve più da otto anni, c'è Ermes che ha smesso di bere l'altra settimana e che ora ha paura di ricadere, c'è Scilla che ha smesso ieri di spendere tutta la pensione nelle scommesse sui cavalli… Il cuore di questo libro è nei brevi scritti dei partecipanti ai Gruppi. Sono loro i protagonisti di questo sforzo epico contro le forze immani scatenate dalle dipendenze patologiche. Sono le parole di chi ce l'ha fatta. Sono parole che testimoniano la possibilità di farcela. Sono le parole che solo loro potevano scrivere. Sono le parole che speriamo possano giungere a chi non sente più la speranza di riuscire a cambiare. 


A TUTTE LE DONNE MALTRATTATE
Molte madri, molte mogli, molte compagne, molte figlie sono vittima delle violenze famigliari legate ai comportamenti di abuso dei propri mariti, o dei propri compagni, o dei propri padri. Il ricavato delle vendite di questa opera sarà pertanto interamente devoluto al Centro Antiviolenza “Erinna” a Viterbo per donne maltrattate.