QUANDO LA GUERRA PASSÒ
Passeggiata-racconto di e con Antonello Ricci

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LEPASSEGGIATEDELSANTOEDITORE

A SETTANT'ANNI DAI BOMBARDAMENTI

Con la collaborazione di
PRO LOCO VETRALLA
ASSOCIAZIONE SASSO GROSSO
MusicALcentro

FRANTOIO PAOLOCCI

Venerdì 1 agosto 2014 21

Appuntamento alle ore 21
davanti la sede della casa editrice Davide Ghaleb
Via Roma, 41
Vetralla

DAVIDE GHALEB EDITORE e
BANDA DEL RACCONTO
PRESENTANO

QUANDO LA GUERRA PASSÒ
VETRALLA 1944
a spasso per la Vetralla
nei luoghi dei bombardamenti
della II Guerra Mondiale

di e con Antonello Ricci
pillole storiche di
Gabriella Norcia e Luigi De Grandis
con la partecipazione di Olindo Cicchetti

Come sempre il biglietto consiste nell’acquisto di un libro a scelta fra quelli del catalogo di Ghaleb Editore.

IMMAGINI




Per fortuna che siamo solo «uomini umani» (Totò dixit) e dunque orfani del superno «diritto di pronunciare il verbo sacro»: io ricordo. Anzi siamo uomini forse proprio perché vivendo sappiamo dimenticare. Di più: viviamo per scordare. La memoria stessa essendo monumento fondato sulla nostra facoltà di oblio. Pure il divino brusio delle muse – cento lingue e petto di bronzo: l'humus che tutto sa e tutto sa ridire – s'inchina su questa soglia dell'essere umani.
Così non ci stupiamo dei meccanismi ricorrenti (affascinanti quanto elementari) che paiono governare i solenni racconti dei testimoni della Vetralla 1944 (occupata sfollata bombardata liberata) raccolti nel bel volume curato da Gabriella Norcia per i tipi di Davide Ghaleb (alias il Santo Editore): Quando la guerra passò di qui I. Ricerche e testimonianze sugli eventi bellici dal 1942 al 1945 a Vetralla.

Discorso diverso invece (forse inverso) per la presa diretta testimoniata dall'intenso diario giovanile della vetrallese Antonia Gambellini: Quando la guerra passò di qui II. Il tempo sbagliato. Diario dalla scrittura intensa e rivelatrice proprio perché acerba. Le pagine di Antonia fissano il quid storico nell'incantagione splendida e impura di una vita-tutta: poiché è qui che nonostante l'ombra della guerra, la vita-al-tempo-della-guerra si mostra per com'era: pur sempre (e comunque) qualcosa ben più della guerra, qualcosa di ben oltre.

Antonello Ricci