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16 OTTOBRE 1943
IL RASTRELLAMENTO DEGLI EBREI A ROMA
73 anni dopo

In ricordo dei tragici eventi del 1943

Il Comune di Vetralla
e la Biblioteca Comunale Alessandro Pistella

presentano

16 OTTOBRE 1943
IL RASTRELLAMENTO DEGLI EBREI A ROMA

73 anni dopo

Domenica 16 ottobre 2016

Incontro con Lia Levi, scrittrice e giornalista
che parlerà del suo libro autobiografico
«Una bambina e basta » (Edizioni e&o)
testimonianza di quei tragici momenti
che hanno colpito un intero popolo

Appuntamento ore 16.30 – Vetralla (VT)
Sala Consiliare – Comune di Vetralla
piazza Umberto I

Interverranno:

Francesco Coppari, Sindaco di Vetralla
Stefano Grego, introduzione
Lia Levi, scrittrice e giornalista
modera Diana Ghaleb

musiche di Fiore Benigni

IMMAGINI

In ricordo dei tragici eventi che hanno colpito la comunità ebraica, il Comune di Vetralla e la Biblioteca Comunale Alessandro Pistella presentano: “16 ottobre 1943Il rastrellamento degli ebrei a Roma, 73 anni dopo”.
L’incontro, che si terrà 
domenica 16 ottobre, alle ore 16.30 nella sala consiliare del Comune di Vetralla (piazza Umberto I), vuole essere un momento di riflessione sui fatti accaduti in quel 16 ottobre di 73 anni fa, quando a Roma le truppe tedesche della Gestapo effettuarono il rastrellamento degli appartenenti alla comunità ebraica. 
Ospite della giornata, la scrittrice e giornalista 
Lia Levi, che parlerà del libro “Una bambina e basta” (Edizioni e/o), con cui si è aggiudicata il Premio Elsa Morante Opera Prima. 
Interverranno: il sindaco Francesco Coppari e il prof. Stefano Grego; modera Diana Ghaleb; musiche di Fiore Benigni.

“Mamma torna a casa con il viso di quando ha la febbre. La segue la sua amica che è direttrice della scuola ebraica e abita nell’altra scala del nostro stesso palazzo. «Vogliono l’oro!» grida come se stesse accusando tutti noi. «I tedeschi hanno chiesto agli ebrei cinquanta chili d’oro». Mamma cammina svelta e ostile su e giù per la casa e l’amica le va dietro come se fosse una sua bizzarra ombra più larga e più bassa. «Vedi» dice l’ombra parlando piano, «è perché a Roma gli ebrei non vogliono prenderli. Non li possono portare via sotto gli occhi del papa... Questa dell’oro è proprio la prova». Già, mi accorgo che parlano davanti a noi questa volta, forse perché a settembre non hanno la scusa di mandarci a fare i compiti... (Lia Levi, “Una bambina e basta”, Edizioni e/o)