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LATERA MEMORIE DAL SOTTOSUOLO



Progetto “Ager”
I 13 musei del SIMULABO
(Sistema museale del lago di Bolsena) si raccontano.
Ostetrica d’eccezione: Banda del racconto

L.R. 23 ottobre 2009, n. 26. Disciplina delle iniziative regionali di promozione della conoscenza del patrimonio e delle attività culturali del Lazio (e successive modifiche)

Primo appuntamento a Latera (Museo della Terra).

Una passeggiata/racconto dal titolo:

“Memorie dal sottosuolo
comunità laterese e storie di miniera”.

Nel corso dell’evento itinerante, che si snoderà per gli immediati dintorni del pittoresco borgo alto laziale – dalla sede del museo fino ai resti della “miniera vecchia” – Antonello Ricci intervisterà il direttore del museo, l’antropologo Marco D’Aureli. Sempre strada facendo, per la regia di Pietro Benedetti, saranno raccontati aneddoti e declamati brani da vecchie cronache e tradizioni orali, suggestivi testi consacrati alla misconosciuta quanto sofferta storia mineraria di Latera.

Sabato 22 luglio ore 18.00
Museo della Terra
Grancia di S. Pietro
Latera (VT)


Partecipazione gratuita

Iniziativa realizzata in collaborazione con il Comune di Latera,
inserita nel calendario della XIII sagra dei pizzicotti.
Al termine della passeggiata, frugale “apericena rustico” presso il museo della Terra poi, volendo, i partecipanti potranno rifocillarsi in piazza della Rocca agli stand della sagra.


Così il direttore Marco D’Aureli a proposito dell’iniziativa: “A Latera la ‘terra’ ha da sempre plasmato i modi del lavoro, le forme della produzione, i rapporti sociali, l’immaginario. Lungo tutto il percorso del museo vanno in scena oggetti e storie legate al lavoro contadino e alla vita quotidiana della comunità laterese negli ultimi cento anni. Oggetti e storie che riguardano attività come cucina, coltivazione di vite e olivo, canapicoltura, pastorizia, mestieri artigiani quali fabbro e bottaio. Ma nel passato di Latera ‘terra’ ha anche significato altro. Molto altro. Qualcosa di meno visibile forse, ma certo di grande importanza, pratica e simbolica: un sottosuolo ricco di risorse naturali (il paese sorge all’interno di una grande caldera vulcanica) costantemente al centro di tentativi – più o meno riusciti – di sfruttamento, a partire dal XVI secolo fino ai giorni nostri. È il passato minerario di Latera: un passato fatto di investimenti, lavoro, proteste, sogni e incubi. Che spesso tornano a disturbare i sonni dei lateresi.”

Arriva dunque “Ager”. Un progetto targato SIMULABO (Sistema museale del lago di Bolsena). Complice-ostetrica la Banda del racconto, i 13 musei del SIMULABO finalmente si raccontano. Per la prima volta i direttori della bella costellazione museale squadernata intorno al più grande lago vulcanico d’Europa si “confidano” pubblicamente: la loro formazione; la loro personale esperienza-idea di museo; i rapporti tra il museo da loro diretto e la comunità locale (ma anche il modo in cui la comunità vede-vive il proprio museo); la certezza condivisa della tensione a una pedagogia civile che scorre, come linfa vitale, a rinvigorire il Sistema stesso; peculiarità e vocazioni specifiche che connettono, con puntuale originalità, il museo da loro diretto alla realtà specifica dell’Ager su cui il museo stesso fa perno: intorno ai singoli borghi, il territorio agricolo, boschivo, lacuale, il paesaggio ergologico delle comunità e quello storico-archeologico delle più antiche civiltà. Ma soprattutto infine – quale novello Aladino – ciascun direttore sfregherà, per noi di Banda del racconto, la sua lampada delle storie, rievocando dallo scrigno del suo museo, dalle profondità del tempo e dello spazio, una vicenda inedita e scordata. Da ciascuna storia, una passeggiata/racconto. Dalla raccolta delle passeggiate, infine, un libro (per i tipi di Davide Ghaleb Editore): una guida davvero sui generis, un virtuoso biglietto da visita (nuovo-nuovo di zecca) per il SIMULABO e il suo territorio. Un volume destinato alla curiosità dei turisti ma anche di noi “indigeni” alto laziali.

Il progetto “Ager” si svolge in sinergia con il master DIBAF-UNITUS per “Narratori di comunità”. Gli apprendisti del master stesso infatti, sotto la guida attenta dei “mastri” di Banda del racconto, vi fanno tirocinio: collaborano alle interviste preliminari e alla raccolta di fonti (orali e scritte); in più curano personalmente la cernita dei brani utili per allestire il copioncino di ciascuna passeggiata/racconto. Per Latera sono stati protagonisti dell’apprendistato Maria Letizia Cecconi e Biagio Stefani.