Davide Ghaleb Editore

HOME

MI CHIAMO SAD - Giuseppe Emiliani
Performance di PIETRO BENEDETTI



Nell'ambito della manifestazione

VALENTANO ESTATE 2017

in collaborazione con la Pro Loco di Valentano

la Casa Editrice Davide Ghaleb

presenta

MI CHIAMO SAD
e di notte sogno il mio cognome

di Giuseppe Emiliani

mercoledì 9 AGOSTO 2017 ore 21


presso il Cortile d'Amore
Rocca Farnese
Valentano (VT)

LETTURA DEL TESTO TEATRALE

di


PIETRO BENEDETTI

Interverranno:

Giuseppe Emiliani, regista teatrale
Diana Ghaleb, Casa Editrice Davide Ghaleb


Sarà in vendita il libro
Mi chiamo Sad
di Giuseppe Emiliani

IMMAGINI

SCHEDA DEL LIBRO


Foto Sonia De Boni


In occasione dei festeggiamenti "Valentano Estate 2017", con la collaborazione della Pro Loco di Valentano, la casa editrice presenta "Mi chiamo Sad" un lavoro teatrale di Giuseppe Emiliani, regista vetrallese che opera a Venezia. La performance sarà condotta dell'attore e regista Pietro Benedetti, che interpreterà il monologo della pièce teatrale.
A fine performance ci sarà un breve dibattito con il regista Giuseppe Emiliani coordinato da Diana Ghaleb
La partecipazione sarà gratuita a libera sottoscrizione tramite l'acquisto del libro.

Note sullo "pièce" di Nicolò Menniti Ippolito
Sad, il protagonista di questo testo, è un abitante del teatro, è sin dalla prima frase un personaggio, che parla a noi, si rivela a noi, ma non è nel nostro spazio, perché sente sotto i suoi piedi le tavole del palcoscenico, non conosce la luce del sole, ma solo quella dei fari, che lo illuminano, ma poi diventano nero. Ed i gesti, li avverti nelle parole, non sono propriamente i nostri gesti, sono carichi di qualcosa di più grande, di più forte, di quel troppo che è il teatro.
Eppure Sad lo conosciamo anche nella vita di tutti i giorni, noi come Giuseppe Emiliani. È l’uomo nero che sta davanti al supermercato, è il venditore di calzini e fazzoletti di carta, è il venditore che ti disturba al ristorante. Anche loro hanno storie da raccontare; e qualche volta viene da pensare che bisognerebbe ascoltarle nude e crude, quelle storie, che il realismo estremo sarebbe eticamente la scelta più autentica. Giuseppe Emiliani invece ne fa teatro, rende Sad un personaggio, gli regala una dimensione diversa, perché non si accontenta di raccontare una storia, per quanto esemplare e drammatica. Prova a raccontare, invece, una vita in meno di un’ora. E per questo ha bisogno del teatro. Ma prova  a raccontare, anche, la nostra vita, la nostra vita accanto a Sad, accanto a chi non vogliamo, a chi guardiamo con diffidenza, se non con paura.
I nostri occhi giudicano, sono parte fondamentale del dramma di Sad