Davide Ghaleb Editore

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RISVEGLIO
un film di e con Pietro Benedetti



In collaborazione con
Associazione Culturale Real Dream
Sistema Museale di Ateneo

la Casa Editrice Davide Ghaleb
presenta in anteprima

RISVEGLIO

cortometraggio realizzato
dall'associazione Real Dreams

di e con

Pietro Benedetti

in collaborazione con
Nuovo Complesso Penitenziario di Civitavecchia (RM)

con il contributo di
Regione Lazio
Comune di Civitavecchia
Cassa Edile di Viterbo

Venerdì 25 agosto ore 21
Museo della Città e del Territorio
Via di Porta Marchetta, 2
Vetralla (VT)

Introdurrà Diana Ghaleb
condurrà il dibattito Antonello Ricci
con
Pietro Benedetti, attore e regista
Luisa Stagni, attrice
Pino Di Persio, attore
Roberto Tesoro, attore
Davide Boninsegna, Real Dreams

Il film Risveglio è il prodotto finale del laboratorio di cinematerapia che si è svolto del Nuovo Complesso Penitenziario di Civitavecchia, 37 detenuti hanno partecipato attivamente a tutte le fasi di realizzazione del film.

Come contributo alla partecipazione della proiezione, si propone l'acquisto di un libro dal catalogo della Casa Editrice Davide Ghaleb

TRAILER

LA VERITÀ DEL CINEMA:
UNA STORIA DI CORPI E DI VOCI
Per il “Risveglio”, lungometraggio di e con Pietro Benedetti
Insieme con i 37 allievi della casa circondariale di Civitavecchia
di   Antonello  Ricci

Al di là delle novità (che non mancano: l’ambizione al cortometraggio, per dirne soltanto una) e delle costanti (la consueta intenzione narrativa, con lo sviluppo filmico teso al plot). Questo intenso Risveglio, diretto e interpretato da Pietro Benedetti con l’estro inventivo il pathos la cura artigianale che da sempre caratterizzano i suoi lavori (al cinema come a teatro), s’impone senz’altro per l’irruzione in scena di una verità forte – forte perché eterodossa – che vi si consuma senza mediazioni. Quella dei corpi e delle voci dei 37 detenuti della casa circondariale di Civitavecchia, che vi hanno recitato dopo aver frequentato, sotto la sua vigile guida, nel corso di questo 2017, il laboratorio cinematografico “Un cielo tra le sbarre”. Alcune scene di questo film non si dimenticheranno facilmente: quella del meticoloso rito di preparazione del caffè da offrire al nuovo arrivato, per esempio. Ma anche la partitella a carte. O la partita di pallone giocata sul campo assolato e polveroso del carcere. Le chiacchiere a tavolino e per il corridoio. Momenti di verità nuda, assoluti e imperfetti come la vita stessa, che irrompono senza filtri dal set sullo schermo, al di là di ogni – pur comprensibile e perseguito – sforzo per una retorica della recitazione. In Risveglio i detenuti non recitano. Essi sono il loro personaggio. Sotto questo profilo Pietro – memore della pedagogia approfondita in seno all’ormai decennale esperienza targata “Banda del racconto”: dietro ogni storia raccontata ci sono un’arte attenta e un’etica dell’ascolto – lezione che egli stesso ha contribuito nel tempo ad affinare – sotto questo profilo, dicevo, Pietro è davvero insuperabile: professionale nel formare e dirigere questi uomini, simpatetico nel recitare insieme con loro, in mezzo a loro. Così che loro infine si sono fidati di lui in pieno, senza remore. E nel film si vede. Non mancano, per chiudere, anche momenti di genuina improvvisazione (resi possibili da una totale disponibilità all’affidamento, dono prezioso dei suoi ragazzi, ma sempre incoraggiati dalla sua peculiarissima rodata maestria nell’incoraggiamento): acrobazie estemporanee al cui rischio Pietro ha saputo puntualmente-coraggiosamente lasciarsi andare. Su tutte, non dimenticheremo qui una schitarrata di gruppo con gustosa imitazione del mitico Molleggiato, Adriano Celentano.
Concludendo: merito all’indefesso lavoro per montaggio e fotografia (difficile, credetemi) di Davide Boninsegna,  per la preziosa consulenza di Giovanni Cavallini. Le musiche di Enrico Capuano invece, appropriatissime, sembrano create per il film. Dolcissima la performance attoriale di Luisa Stagni. Un plauso infine all’associazione Real Dreams per l’organizzazione.