Monte Fogliano - Presentazione libro

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Venerdi 7 maggio 2010 ore 17

Sala Consigliare
Comune di Vetralla

Presentazione libro

Monte Fogliano

di Domenico Birelli

a cura di Elisabetta Ferracci

Monte Fogliano è il titolo dell’ultimo scritto di Domenico Birelli, esperto conoscitore del bosco e della vita contadina. Il volume, curato da Elisabetta Ferracci , è stato pubblicato dell’Editore Davide Ghaleb, e fa parte della collana Fogli di vita, diretta da Gabriella Norcia.
Il libro sarà presentato venerdì 7 maggio alle ore 17 nella sala consigliare del Comune di Vetralla, in occasione degli annuali festeggiamenti dello Sposalizio dell’Albero che si terranno l’8 maggio.  Un atto d'amore dell’autore per la sua terra e soprattutto per  Monte Fogliano al quale deve tutta la sua formazione giovanile, e allo stesso tempo una guida, con tanto di mappa per l'individuazione di sentieri e di località, non visibili all’occhio inesperto. Lo stile usato è quello del racconto orale, della “narrazione” in senso letterale, volutamente non piegato all'uso corretto della lingua scritta ma lasciato alla sua naturalezza e spontaneità,  come farebbe un nonno con i suoi nipotini, alternando le informazioni tecniche alle storie, vere o leggendarie, che circondano i luoghi descritti dettagliatamente. Ad aprire l’opera, un ricco apparato fotografo che testimonia lo stupendo patrimonio naturale che questo territorio possiede.
Attraverso le figure più o meno importanti come padre Lino di Maria Bambina, rettore del monastero di S. Angelo dal 1951 al 1954 o il grande Beniamino Gigli che cantò nella chiesa dell'Abbazia per festeggiare l'arrivo della luce elettrica, o il “vecchio zitellone”  zio Antonio, che procacciava piccoli animali selvatici per la cena, emergono scene di vita ormai inimmaginabili: il pascolo allo stato brado di branchi di vacche e maiali, la complicata caccia al piccione, le attività dei boscaioli, tagliatori e carbonai, i giochi semplici dei bambini all'ombra dei grandi alberi di faggio, cerro e castagno, la cura quotidiana dei “troscioni” e dei condotti, spesso di antica origine, dei quali ciascuno si sentiva responsabile in quanto l'acqua è la vita stessa e non può essere sprecata. Alla vita reale si alterna il “sogno” elemento ricorrente alla base delle numerose leggende che narrano di favolosi tesori nascosti nei segreti anfratti della selva, tesori che vale la pena cercare 
guidati dalle tracce lasciate dagli antichi abitatori di questo territorio, tracce che Domenico Birelli conosce e puntualmente individua.
Il volume si conclude con una  breve appendice storica al fine di chiarire quali sono stati gli eventi che hanno portato al possesso del Monte Fogliano da parte del popolo vetrallese, e che ne hanno per secoli così profondamente inciso la coscienza, affinché i fruitori e gli amministratori di oggi non dimentichino il loro debito nei confronti di questo bosco che tanto ha dato e tanto continuerà a dare.

Scheda del libro