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RACCONTI DI VIAGGIO
Clara Di Maggio

Introduzione


Ho sentito impellente in questi ultimi mesi l’esigenza di ricordare alcuni viaggi compiuti da me e da mio marito Franco durante la nostra giovinezza. Questa esigenza è scaturita dal desiderio di alcuni ragazzi, a noi molto vicini, che, spinti dalla curiosità, mi chiedevano di raccontare, anche con particolari, le nostre avventure di viaggiatori.
A loro dedico infatti questi miei scritti che riguardano tre viaggi per noi molto significativi.
Il primo, compiuto nel 1972 a bordo del nostro maggiolone Volkswagen, fu sicuramente il più straordinario, dato che attraversammo luoghi che di lì a poco tempo sarebbero diventati zone di guerra e di guerriglia, avrebbero visto stragi ed uccisioni sullo scorcio degli ultimi anni del ’900.
Avevamo desiderato, già da alcuni anni mentre viaggiavamo nella “vecchia Europa”, percorrere le antiche strade dei Crociati e di Marco Polo ma non sapevamo quasi nulla dell’Iraq e tantomeno della Siria e del Libano, se non quello che avevamo imparato sui libri di scuola e all’Università, dato che io avevo frequentato la facoltà di Lettere ad indirizzo archeologico e Franco la facoltà di Economia e Giurisprudenza.
Il secondo, compiuto nel 1974, si riferisce ad un viaggio in Unione Sovietica, su incarico del direttore di un settimanale di Viterbo, Il Bulicame.
Il resoconto di questo viaggio assume la caratteristica di un reportage sulla situazione socio-politica dell’Unione Sovietica di quegli anni e gli articoli pubblicati ne costituiscono una testimonianza.
Il terzo viaggio prende la forma di un diario, concepito durante il Cammino di Santiago, cioè il pellegrinaggio a piedi che molti uomini e donne di tutto il mondo hanno compiuto e tuttora compiono lungo il percorso che da Chanterbury (Inghilterra) porta a Santiago di Compostela, in Galizia, una regione del nord della penisola iberica.
Ai nostri giovani amici e ai lettori probabili di questi scritti vorrei trasferire la speranza di poter vivere una vita intensa, pienamente esplicativa delle proprie capacità e passioni: la curiosità della conoscenza provoca infatti emozioni profonde legate alla ricerca spirituale e induce a nuove esperienze.

“Viaggiare è camminare verso l’orizzonte, incontrare l’altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino.”
Louis Sepulveda