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VERSI IN QUARANTENA
Veronica Pacifico


Prefazione

Non mi era mai capitato prima di vivere in quarantena. Ma il 2020 ha reso ben chiaro il concetto, a tutti. Barricati in casa, potevamo avere contatti con gli altri, solo in maniera virtuale.
Per quanto mi riguarda, tutto ciò mi è risultato difficile e credo anche di aver trasgredito, qualche volta, per puro spirito di sopravvivenza.
È difficile immaginare una vita senza contatto umano.
Altra cosa, la scrittura. Il tempo morto che mi rendeva viva, di poesie in questo caso, mi ha permesso di resistere al non-senso che eravamo costretti a vivere.
Scrivere è stato come rompere una barriera per andare verso l’altro ed amare.
Allora mi vengono in mente le parole di Sant’Agostino, «ama e fa ciò che vuoi».
Io facevo quello che volevo, scrivere, appunto, ed amavo gli altri in qualche modo. Scrivere era soprattutto un modo per conoscere se stessi e non dubitare dell’altro, donarsi.
Ricordo che prendevo la penna, e sentivo la necessità di esprimermi: il getto della scrittura.
In casa, in quarantena, i gesti consueti sono qualcosa di estremamente singolare e personale; per quanto mi riguarda la scrittura mi ha scelto e ne sono grata.
Tutto quel che resta è scritto nelle pagine che seguono.



Indice
Prefazione

Le parole se le porta via il vento
Un pensiero va
Mi piego ma non mi spezzo
Mi dicono che son famosa
I ragazzi parlano del tuo sedere
Sono ricoverata in un quaderno
Oggi c’è la guerra
Il giorno in cui non scrivo
Non il mio nome
Non c’è spazio per gli infetti
Mi hai parlato al cuore
Ti dono l’ultima parola
Non si può vivere di sola aria
Un rincorrersi dietro
Sono le 7 del mattino
La scrittura mi salva
Io mi dichiaro
Dove andrà, oggi, l’ago della bilancia?
Il teatro insegna a scegliere le parole
Vorrei vomitare
Il cibo è la mia prigione
Amico mio che stai soffrendo
In quei giorni
Non posso essere tra gli altri
Loro credono
Alda

Sui social
Scrivo poesie
Oggi è dura
Tu non credi
Tu chiederai i significati
Ora smetto con la poesia
Madre
Questo odore
Ti amerò se tu vorrai
La crisi economica
Crollano i ponti
Aspettavamo il coronavirus
Voglio essere bella
Calcolare
Reclusa in una tazzina di caffè
Una lotta intestina
Cullami con le parole
La forza d’animo
Sono risorsa a fondo perduto
La folla che ho in testa
Mi voglio ritirare
La poesia, se non esce di getto
I disegni dei bambini
Correggimi se sbaglio
Il dolore non esiste
L’intimità

Demonizzare o ridicolizzare?
L’ispirazione
Un’ora
Il lavoro