Il libro racconta la vicenda del pittore Heinz Inlander e della sua famiglia, costretti a fuggire da Vienna alla vigilia dell’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista, alla fine degli anni Trenta e all’alba della Seconda Guerra Mondiale.
L’autore adotta una prosa stratificata e ricca di sfumature, intrecciando narrativa, finzione e riflessione per delineare l’evoluzione di Inlander: da giovane rifugiato a pittore affermato negli anni Cinquanta e Sessanta.
Ne emerge una storia intima di guerra e di perdita, raccontata attraverso il percorso di un artista che trascorrerà il resto della sua vita tra l’Italia e l’Inghilterra. |