IMMAGINE DELLA TUSCIA

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Mostra

IMMAGINE DELLA TUSCIA.
I centri storici documentati dalle cartoline (1900-1945)

Vent’anni dopo l’inizio delle attività la prima mostra che ha avviato il progetto Museo della città e del territorio

Inaugurazione: sabato 12 maggio 2012, ore 17.00

“La mostra testimonia, in centinaia di fotografie relative alla quasi totalità degli insediamenti, una preziosa qualità storica-urbanistica ancora in gran parte documentabile ma in fase di progressivo degrado e irreversibile trasformazione.
La mostra è dedicata a tutti i cittadini, dagli studiosi ai ragazzi delle scuole, e vuole contribuire ad una maggiore sensibilizzazione in difesa del patrimonio architettonico e ambientale”.
Così le parole di Enrico Guidoni nel maggio 1992, quando con la prima mostra allestita nella vecchia sede di via Cassia 58 (Centro Operativo) si avviava la grande avventura, l’impegno costante  e la realizzazione di una sede museale nell’edificio di via di Porta Marchetta, che potesse accogliere non solo testimonianze materiali, attraverso la raccolta di oggetti dell’artigianato tradizionale che da secoli legano la città al suo territorio, ma soprattutto diventare, per mezzo della ricerca e la divulgazione del sapere, un punto di riferimento e di dibattito costante per un’ adeguata opera di conservazione e valorizzazione turistico-culturale dei nostri centri storici e dell’ambiente.
In questi vent’anni sono stati chiamati a confrontarsi su questi temi molti studiosi, studenti, operatori, amministratori e singoli cittadini in Convegni (di cui sei sulle

problematiche della conservazione dei Centri storici e del paesaggio della Tuscia), dibattiti, conferenze, articoli sui giornali  e pubblicazioni scientifiche dove la Tuscia è stata al centro dell’interesse non solo a livello locale, ma nazionale ed internazionale.
Riproporre questa mostra non è un atto di sentimentalismo, ma vuole stimolare un momento di riflessione, di scambio tra esperienze diverse; in alcuni casi può essere anche un bilancio o una discussione aperta su quanto si è fatto e quanto si può ancora fare rispetto a quelle che erano le aspettative; concetti legati alla valorizzazione che passano inevitabilmente attraverso la bellezza, la riscoperta dei materiali originali, dell’armonia delle forme e degli spazi.
Molti Comuni sono intervenuti, in questi anni, sui loro centri storici e sul paesaggio, con scelte più o meno felici, ma in generale si può dire che la maggior parte dei centri storici della Tuscia viterbese si sono rinnovati combattendo il degrado e rendendo, anche attraverso la pedonalizzazione, le loro piazze gradevoli luoghi di aggregazione, con i principali monumenti restaurati, le mura consolidate, fontane e giardini ben curati. La speculazione edilizia colpisce oggi soprattutto le campagne ed è il paesaggio maggiormente a rischio. Su questo dobbiamo ancora confrontarci, non si è salvaguardato il valore di mantenere le siepi, le strade bianche, le aree a bosco, le forre, quelli che chiamiamo “parchi suburbani”(a questi temi sono stati dedicati gli ultimi due Convegni sulla Tuscia del 2008 e del 2010).
Invitiamo tutti coloro a cui stanno cuore queste problematiche a riguardare oggi le cartoline/immagine di un passato non da rimpiangere, ma da cogliere nell’essenza di un messaggio rivolto sicuramente verso il futuro, ad esprimere la propria idea, a confrontarsi su come e dove operare, per fare delle bellezze della Tuscia una proposta di condivisione di qualità  ed eccellenza.