Il comitato provinciale dell’Associazione Italiana  Cultura e Sport  propone la visita della  mostra delle ultime realizzazioni di Rinaldo Capaldi “- 60: OPERA IN  PROGRESS - MUTAZIONE FISICA” , che si  terrà dal 30 giugno all’8 luglio 2012, presso le Scuderie del Palazzo Farnese  di Caprarola, con inaugurazione il 30 giugno alle ore 18,00. 
          Rinaldo Capaldi ha voluto con questa mostra  proporre un nuovo modo di fare arte, non più soltanto opera realizzata  dall’artista che la espone alla visione collettiva, ma opera sociale: scultura  sociale, appunto.
  Capaldi invita i visitatori-spettatori a comporre  loro stessi  un’ opera, collocando i  tasselli al posto giusto che lui ha precedentemente indicato. Ogni cosa al suo  posto, ognuno al suo posto. L’opera prenderà  forma   sulle sue indicazioni. Questo è il risultato se tutti coloro che hanno  in mano il tassello rispetteranno pedissequamente l’impegno assunto.
  Nel  gioco  coinvolgente sta, a mio parere, l’operazione culturale, scaramantica che l’artista  esplicita. 
  Egli vorrebbe ci fosse la partecipazione di tutti  alla costruzione sociale di un mondo diverso. Attraverso la esatta collocazione  di una parte dell’opera, un vetrino, invita alla riflessione sul ruolo giusto che  si renderebbe necessario, per la costruzione di una società di uomini liberi e  non di spettatori-consumatori. 
  Chiede ad ognuno di noi di tornare a vivere e  credere, ognuno con le proprie diversità, partecipando  alla costruzione sociale del mondo; non vuole  una partecipazione ingenua, acritica, ma consapevole, perché vorrebbe si comprenda  quanto l’essere umano, credendo di possederla,   abbia rinunciato alla sua  individualità e creatività, che sono alla base  della libertà.
  In questo particolare momento che vede  l’individualismo trionfare in tutte le sfaccettature della vita, le persone  ormai divenute zombie, le istituzioni zombie, cosa possono ormai produrre per  il bene della società? Collettivismo e individualismo, sebbene opposti e diversi,  non sono forse approdati alla stessa meta, la sottrazione della libertà? Cosa  resta all’umanità dopo il crollo delle ideologie che hanno caratterizzato il  secolo scorso? La corsa frenetica che caratterizza  il tempo dell’individuo trasformato in  consumatore durerà ancora a lungo o sembra giunta al termine?
  Le scelte che l’umanità ha nuovamente di fronte  sono sempre le stesse, ora più evidenti. Se non si vuole  continui l’opera melmosa e dilagante, del “Grande  Fratello”, che a tutto pensa e pensa per tutti, carica di oppressione e  negazione della libertà, l’individuo deve divenire finalmente cittadino e  quindi partecipe della costruzione della società. 
  Questi sono gli interrogativi che a me sembra siano  celati nella intelaiatura programmata dell’operazione culturale del gioco dei  vetrini che Capaldi propone.
 26 giugno  2012
                                                                                                                      Raimondo  Chiricozzi
  ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTURA E SPORT – COMITATO PROVINCIALE VITERBO
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