Quindici canzonette nuove di zecca   firmate Ciapica-Ricci-Ciapica.
            Tre serate di divertimento garantito (3, 4 e 6   luglio).
            Da Tiburzi al bandito Giuliano, dal garibaldino Pietro Rossi agli   arditi del popolo viterbesi (affacciati come diavoli dagli spalti delle mura   castellane, in un torrido mezzogiorno del luglio 1921).
            Al centro il mito del   bandito buono ma traviato dalle ferocie della vita. Dalla Maremma al Far West,   da Montalto a Sacramento, dai poeti a braccio agli outlaws di   Guthrie Springsteen Dylan: c'è sempre un tradimento, c'è un Giuda Iscariota che   ha già tradito o che presto tradirà...
            Raccontando passeggiando   chiacchierando... cantando... suonando... storie vite leggende torneranno a   rivivere nei luoghi della nostra città dove si consumarono gli spiccioli   dell'estrema epica della modernità.
            Fu quando Viterbo incrociò la cronaca   nera e la storia del Paese intero, ma anche certi riverberi dei miti del cinema   d'Oltreoceano...
          
          Martedi 3 luglio
            Appuntamento ore   21.00
            Piazza Fontana Grande
          
          VIVI O   MORTI?
            BANDITI!
              Parte   I
              Da Tiburzi a Jessie   James
          
          Passeggiata/concerto di e con
            Antonello   Ricci
            Silvio Ciapica
            
          Guest stars
            Pietro Benedetti (attore)
              e Martin Grice dei Delirium
          
          Ore   22.00 arrivo in piazza del Fosso
            e concerto della
            Ciapica’s Yellow Mama   Band
          [quota di partecipazione euro   2,50]
          
          Nel   corso di questa prima passeggiata, faremo tappa presso l'aula dell'ex-Tribunale   di Viterbo, dove si svolsero, fra gli altri, i celebri processi alla banda del   brigante Tiburzi e a quella del Bandito Giuliano). A seguire, scenderemo nei   meandri delle cantine sotto piazza della Morte (dove tradizione vuole che il   «bandito Tribuzzi» trovasse asilo e travestimenti per assistere indisturbato   alle udienze del Processone... Ma dove anche trovi una data stuccata su un muro   (1947) che è tutto un programma...
          
          Si ringraziano, di cuore: Tuscia   Young e Genio di   Leonardo per la cortese   ospitalità “itinerante” fra le statue di QIN. Memorie di   un Impero; Euriade e Tesori d'Etruria per la suggestiva discesa nei meandri della Viterbo sotterranea in compagnia dei versi dei poeti   popolari...
            
            
          Caffeina Cultura   2012
            3, 4, 6 luglio
          
          VIVI O MORTI?
            BANDITI!
            
          Tre serate con
            Antonello   Ricci
            Silvio Ciapica
            e le canzoni della
            Ciapica's Yellow Mama   Band
          
          Quindici canzonette nuove   di zecca firmate Ciapica-Ricci-Ciapica.
            Tre serate di divertimento   garantito.
            Da Tiburzi al bandito Giuliano, dal garibaldino Pietro Rossi agli   arditi del popolo viterbesi (affacciati come diavoli dagli spalti delle mura   castellane, in un torrido mezzogiorno del luglio 1921).
            Al centro il mito del   bandito buono ma traviato dalle ferocie della vita. Dalla Maremma al Far West,   da Montalto a Sacramento, dai poeti a braccio agli outlaws di Guthrie Springsteen Dylan: c'è sempre un   tradimento, c'è un Giuda Iscariota che ha già tradito o che presto   tradirà...
            Raccontando passeggiando chiacchierando... cantando... suonando...   storie vite leggende torneranno a rivivere nei luoghi della nostra città dove si   consumarono gli spiccioli dell'estrema epica della modernità.
            Fu quando   Viterbo incrociò la cronaca nera e la storia del Paese intero, ma anche certi   riverberi dei miti del cinema d'Oltreoceano...
            Ci muoveremo così fra aule di   tribunale e certi rifugi sotterranei buoni per travestimenti e avventurose   latitanze, tra croci di peperino e lapidi risorgimentali...
            Rievocheremo per   voi il banditismo maremmano di fine '800 con il leggendario Domenichino Tiburzi;   così come l'arrivo in aula della notizia della morte di Salvatore Giuliano: le   foto del cadavere di Turiddu con la canottiera insanguinata («di sicuro c'è solo   che è morto!») e le minacce di rivelazioni clamorose lanciate da Gaspare   Pisciotta (... il caffè avvelenato che lo avrebbe accolto al suo arrivo   all'Ucciardone di Palermo).
            Ma anche la malinconica e avventurosa vita   dell'unico viterbese alla corte di Garibaldi (il dimenticato Pietro Rossi) e la   mancata insurrezione democratica dell'ottobre 1867: la divisa che il   prodittatore Acerbi indossò in quei nove giorni e il telegramma che Garibaldi   gli spedì da Monterotondo: «Salutatemi i Viterbesi, dite loro che me ne ricordo   bene: nel '49 erano al mio fianco alla difesa di Roma!».
            O il Pinocchio birichino di Comencini che   fugge da Farnese, inseguito dai Carabbignèri co' le   bbaffe, fin nel   cuore della Selva del Lamone, dove incontra Tiburzi latitante... che gli offre   una scodella di fagioli... Ma basta così, sennò che resterà da raccontarvi e   cantarvi?
            
          
          
            
            
            
          Ciapica's Yellow Mama   Band
          
          Enrico   Carotenuto: voce e tamburello
            Enrico Ciapica: piano,   organo e voce
              Fausto Ciapica: contrabbasso e   voce
              Francesco Ciapica: chitarra e   voce
              Roberta Ciapica: voce
              Silvio Ciapica: voce,   chitarra acustica e piano
              Martin Grice: flauto e   sax
              Paolo   Paternesi: sax
              Roberto Pecci:   percussioni & variazioni
              Antonello Ricci: armonica   e voce