20 - 30 luglio 
          
          SILVIO   BENEDETTO, L’ARTE COME SEGNO DI VITA
        
        Nei locali del “Volodivino”, sempre più caratterizzati da eventi di   grande spessore culturale, si svolgerà dal 20 al 30 luglio una mostra del tutto   straordinaria: quella delle opere del Maestro italo-argentino Silvio Benedetto,   autore nella patria d’origine di celebri murales (le espressioni più   significative ed autorevoli dell’arte popolare sudamericana) e di opere   pittoriche e scultoree presenti in tutti i principali musei dell’Argentina, del   Messico e dell’Ecuador, ed artefice in Italia di straordinarie opere pubbliche.   Fra le più note, la “Valle delle pietre dipinte” in Sicilia, a Campobello di   Licata (100 enormi massi illustrati con scene della Divina Commedia), e i   multiformi interventi urbanistici ed artistici nelle Cinque Terre in Liguria.
          
          A Montefiascone Silvio Benedetto porterà una quindicina di sue opere   rappresentative del suo percorso artistico di oltre cinquanta anni di permanenza   in Italia, ma soprattutto, nella serata inaugurale della mostra, il 20 luglio   dalle ore 18,30, proporrà quel “modo di essere artista” che ha affascinato il   pubblico, suscitando curiosità e interesse verso una carriera che ha toccato, in   molte parti del mondo, tutte le forme di espressione culturale, dell’arte e del   teatro.
          
        La serata al Volodivino consentirà a Giacomo Carioti -giornalista che da   molti anni segue l’attività del “Teatro negli Appartamenti” esercitata a Roma e   in tutta Europa da Benedetto e dalla sua Compagnia- di parlare della   straordinaria “epopea” di questo artista. Nel corso della presentazione,   Benedetto dedicherà a Montefiascone una sua “performance” pittorica   all’impronta, che verrà poi posta in permanenza al Volodivino. 
        
        Parteciperanno alla serata anche Silvia Lotti, con una esposizione di   ceramiche d’arte, Olga Macaluso, con le sue canzoni ispirate alla intensità dei   sentimenti popolari, e l’intellettuale argentino Josè Luis Nacucchio che parlerà   della vita artistica e culturale argentina ai nostri giorni, nell’afflato che   unisce da sempre, e ancor di più oggi, il popolo italiano e quello argentino, in   una fratellanza umana, artistica e culturale. Nell’ambito della manifestazione,   patrocinata dalla testata “Scrapante” verranno presentati filmati sulla vita e   l’arte di Benedetto, e altri documenti sulla Tuscia (come il documentario sulla   “Cannara” di Marta), e verrà pubblicamente presentato il “Premio Scrapante”. Per   tutti i partecipanti, in segno di comunanza artistica e culturale, dolci e vini   offerti da “Terralcantara”, il luogo dove è stato appena inaugurato il grande   Museo dedicato alle opere di Benedetto.