SCRIVERE E R/ESISTERE IN MAREMMA DOPO LUCIANO BIANCIARDI

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in questo paese di cento cieli e cento campanili
in questo paese di mille pittori e mille scrittori
in questo paese di ventri oscuri e di province "metafisiche"
ogni viterbo trova la sua roma
ogni maremma la sua siena...

SCRIVERE E R/ESISTERE IN MAREMMA DOPO LUCIANO BIANCIARDI

Sabato 23 Febbraio 2013 , corte dei miracoli, via roma 56, EX-OP, ore 17.30


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https://www.facebook.com/stefano.erasmo?ref=tn_tnmn#!/events/482947121741500/


La Maremma come terra di scrittori resistenti, refrattari alle catologazioni di genere ma con salde radici nella storia di una terra amara, agra e ribelle.
La Maremma nelle storie di Luciana Bellini, testimone del tramonto della civiltà contadina e del faticoso riscatto delle donne della riforma agraria.
La Maremma di Antonello Ricci e la sua Banda del Racconto, tra oralità, ottave e poesia civile.
La Maremma di Alessandro Angeli tra vecchie e nuove frontiere, giovani dispersi, vite bruciate.
La Maremma di Alberto Prunetti, sovversivi, migranti, operai che neppure l'Amianto è riuscito a piegare.
Scrivere-vivere-resistere oggi in una Maremma sotto attacco di speculatori, inquinatori e ruffiani, senza dimenticare la lezione di Luciano Bianciardi. 
"Non basta sganasciare la dirigenza politico-economico-social-divertentistica italiana. La rivoluzione deve cominciare in interiore homine. Occorre che la gente impari a non muoversi, a non collaborare, a non produrre, a non farsi nascere bisogni nuovi, e anzi a rinunziare a quelli che ha." (Luciano Bianciardi, La vita agra)