DANTE PAOLOCCI FOTOGRAFO A VETRALLA

HOME COLLANE EVENTI PRODUZIONI MUSEO
LIBRI ON-LINE FILMATI NOVITÀ CONTATTI



...abbiamo visto la rocca bombardata

abbiamo visto la fontana derubata

abbiamo visto via dei Pilari svuotarsi

abbiamo visto molti alberi morire.

Ci sarà mai fine allo scempio?

Dante Paolocci fotografo a Vetralla

Sabato 21 dicembre 2003 ore 16.30

Museo della Città e del Territorio
Via di Porta Marchetta, 2
Vetralla (VT)

Proiezione immagini inedite ottocentesche

Presentazione libro

Auguri di buone feste

NON MANCATE!

UN'OCCASIONE DA NON PERDERE

Scheda del libro

Il 21 dicembre 2013 alle ore 16,00, presso Museo della Città e del Territorio di Vetralla, si presenta il primo libro su Dante Paolocci (1849 – 1926) illustratore e fotografo vetrallese, molto noto ai suoi tempi per essere stato corrispondente dell’importante rivista “l’Illustrazione Italiana” dal 1876 al 1908, ma oggi purtroppo dimenticato.

Un volume edito per i tipi di Davide Ghaleb editore, a cura di Giovanna Caterina de Feo che ha redatto anche una breve introduzione storica, col quale a quasi cento anni di distanza si vuole ricostruire la figura dell’artista e restituirgli il grande merito di aver tramandato fino a noi i fatti, i volti e gli avvenimenti della vita quotidiana vetrallese della fine del secolo XIX.

Il volume prende le mosse dal materiale fortunatamente rinvenuto presso i suoi discendenti, in occasione delle ricerche condotte per la prima mostra su Dante Paolocci che si è svolta nel 2011 presso il Museo della Città e del Territorio di Vetralla. In quell’occasione, custoditi in varie scatole e buste d’epoca, era stato scoperto un importante nucleo di lastre di vetro alla gelatina al bromuro d’argento e di negativi di celluloide, che una volta sviluppati hanno rivelato delle bellissime fotografie, aventi per soggetto Vetralla e i vetrallesi.

Sono immagini in alcuni casi veramente spettacolari e inedite. Forse intuendo il cambiamento epocale e irreversibile che stava avvenendo dalla fine del XIX secolo, Paolocci, con la macchina fotografica in spalla, ha documentato gli immediati dintorni della sua città, che entro qualche anno sarebbe stata profondamente modificata dal trascorrere del tempo e dalla mano degli uomini, i quali in molti casi, avrebbero addirittura cancellato fisicamente alcuni luoghi, dei quali oggi non avremmo più alcuna memoria visiva se non fosse per queste fotografie.

Nel libro le fotografie sono state presentate raggruppate in tre diverse tematiche: le persone, ovvero i ritratti di amici e parenti in posa, ripresi all'interno delle loro case, “fermati” nelle vie della città o nel bel giardino del Palazzo Paolocci; a queste fanno seguito una serie di immagini su i Luoghi, tra i quali spiccano le suggestive immagini delle Mura e della Rocca oggi purtroppo scomparsa, cancellata dal bombardamento del 1944. Infine il lavoro; tra queste si trovano alcune fotografie che raccontano le antiche attività della ceramica, del conciatore di pellame e del fabbro, insieme ad altre, riferibili a modi di vita fondamentali nell'economia agricolo – contadina del tempo, quando il rapporto con la natura e con l'animale da soma, l'asino, era l’unica vera risorsa per alleviare le fatiche del lavoro, compagno anche dei lavori tradizionalmente svolti dalle donne, ad esempio per trasportare le lunghe e pesanti pezze di stoffa fino alla sorgente di Grignano, dove si procedeva al loro sbiancamento lavandole e stendendole poi ad asciugare al sole, stese nei campi intorno,