TARQUINIA: MOMENTI DI MODERNITÀ
Architettura nel secolo XX
di Luciano Marziano
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TARQUINIA MOMENTI DI MODERNITÀ
Architettura nel secolo XX

di Luciano Marziano
(Davide Ghaleb Editore)

Venerdì 7 novembre 2014 ore 17

Sala del Consiglio
piazza Matteotti, 7
Tarquinia (VT)

presiede:
Mauro Mazzola
Sindaco di Tarqunia

introducono:
Angelo Centini
Presidente della Commissione ----------------------------------------------Consiliare del Comune di Tarquinia
Alessandro Antonelli Presidente Università Agraria di Tarquinia

intervengono:
Maurizio Brunori Scrittore
Elisabetta De MinicisUniversità della Tuscia
Antonello Ricci scrittore e performer

Momenti di modernità fa riferimento a testimonianze architettoniche sorte a Tarquinia nel secolo XX nel segno della continuità di una “bellezza” quale entità complessiva della città. Assunto il concetto di modernità come razionalità di interventi organici a un progetto che proponga una visione generale del territorio, l'autore ne individua i momenti significativi analizzandoli in una serie di capitoli-schede .
La narrazione, svolta secondo un ordine cronologico, coglie gli elementi di un contesto caratterizzante il paesaggio urbano di Tarquinia che, a partire dall'Acquedotto settecentesco, perviene alla recente realizzazione della Piscina comunale (2014).
L'ampio supporto iconografico è stato elaborato da operatori che di ogni soggetto preso in considerazione hanno offerto un'interpretazione esteticamente convincente.

SCHEDA DEL LIBRO

IMMAGINI

Venerdì 7 novembre 2014 alle ore 17,  presso la Sala del Consiglio Comunale di Tarquinia, in via Matteotti 7, sarà presentato il libro di Luciano Marziano dal titolo Tarquinia: momenti di modernità. Architettura del secolo XX. (Davide Ghaleb Editore)

La manifestazione , presieduta dal sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola, sarà introdotta da Angelo Centini,  Presidente della Commissione  consiliare cultura e da Alessandro Antonelli Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia. Interverranno Maurizio Brunori, scrittore, Elisabetta De Minicis, docente  Università della Tuscia, Antonello Ricci, scrittore e performer.

La ricerca di Luciano Marziano focalizza talune  presenze architettoniche sorte in città nel secolo XX all’insegna  della continuità    che collega la città moderna a quella storica.  Assunta la modernità come razionalità di interventi organici  a  una visione generale del territorio , l’autore ne individua i momenti significativi  analizzandoli in una serie di capitoli schede. Il resoconto, svolto secondo un ordine cronologico, coglie gli elementi   caratterizzanti il paesaggio urbano di Tarquinia che, a partire dall’Acquedotto settecentesco , perviene alla recente realizzazione della Piscina comunale. 

Le  testimonianze architettoniche  realizzate nel secolo XX  sono inserite  in  un quadro che fa riferimento, per oggettiva connessione, anche   a  situazioni  sorte nel secolo XIX  alcune delle quali rimangono  indicative del la vocazione manifatturiera della città . Pertanto,  il racconto ha quali momenti di svolgimento  la Cartiera,  il Borgo  delle  Saline, l’Acquedotto San Savino, il Palazzo Massi, la Casa popolare  e l’immob ile di Viale Dasti, l’Ospedale, il Silos granario , la Scuola di paracadutismo , il Borgo dell’Argento, le Case per lavoratori Enel,  le Scuole materna e per l’infanzia, il Top 16, i nuovi insediamenti.

Taluni  manufatti  attestano la presenza in Tarquinia di  architetti e artisti di fama internazionale quali  Luigi Figà- Talamanca (Palazzo Massi)Massimiliano Fuksas (ScuolaMaterna), Paolo Portoghesi  (Complesso case Enel), Carlo Boccianti ( Borgo dell’Argento). Sottolineata l’incisiva attività del grande artista cileno Sebastian Matta che ha vissuto e operato in Tarquinia. Alcune strutture  sono state elaborate da operatori locali che, con intelligenza, hanno introiettato la lezione dei suindicati maestri.

La ricerca si muove nello spirito  di quello che Renzo Piano definisce rammendo e, pertanto , è indirizzata  alla  tutela e valorizzazione di un vissuto urbano   quale segno di continuità storica  nella  convinzione che la “bellezza”  non può essere limitata al passato  e che, quindi, occorre fare i conti con un presente che, per molti versi, è già storia.
L’ampio supporto iconografico è stato  elaborato da Roberto Ercolani, Lucio Lamberti, Mariana Cisneros che di ogni soggetto preso in considerazione hanno offerto un’intepretazione esteticamente convincente.