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Presentazione di Pietro Soldatelli, Sindaco di Nepi

È con estremo piacere che mi accingo a scrivere la presentazione di “Archeologia e Storia a Nepi II”, terza uscita della collana “Quaderni del Museo Civico di Nepi”.
La tenacia del dott. Stefano Francocci, Direttore del nostro Museo Civico, ha reso nuovamente possibile la pubblicazione di questa raccolta di saggi di approfondimento focalizzati su alcuni aspetti ancora oggi sconosciuti anche agli appassionati più attenti della storia di Nepi.
Leggere in anteprima il libro è come fare una passeggiata attraverso la storia, partendo dal medioevo attraverso la porta carraia nei sotterranei della Rocca ed osservare, come in fotogrammi a bassa frequenza ravvicinati, il fenomeno dell'incastellamento e l'evolversi dei decori ceramici, per poi salire in cima al mastio e ammirare l'imponenza del Castello di Lucrezia Borgia; entrare nella porta dell'Unico e respirare l'atmosfera particolarissima presente durante il governatorato di Bernardo Accolti; udire il tintinnare delle monete del Ducato di Castro immerso fra gli stemmi araldici della famiglia Farnese; attraversare poi le stanze del Palazzo di Ascanio Celsi attorniato dagli affreschi con grottesche e figure di maniera e, dopo una preghiera innanzi alla Madonna di Costantinopoli nella Chiesa di San Giovanni Battista, arrivare al Duomo che odora ancora di pittura fresca, mentre le impalcature vengono trasferite nella Sala Nobile del Palazzo Comunale, dove Domenico Torti si appresta a realizzar l'impasto necessario ad immortalare i volti e le gesta dei più importanti nepesini in un trionfo di accademismo eclettico.
L'Amministrazione comunale ritiene fondamentale, per la salvaguardia dell'identità culturale di Nepi, la pubblicazione di questi saggi, che hanno la duplice valenza di far conoscere e fissare, come in un'istantanea, quanto ad oggi noto.
Ognuno di essi può inoltre rappresentare il punto di partenza per sempre nuove ed interessanti conoscenze. È con questa convinzione che, insieme al patrocinio del Comune, confermiamo tutto il supporto necessario a quanti intendano cimentarsi nella stesura di tali testi.
Un ringraziamento va, infine, a tutti gli studiosi che hanno partecipato alla realizzazione di questo Quaderno, i quali con il loro lavoro ci permettono di conoscere meglio da dove veniamo e le nostre radici, senza la conoscenza delle quali non sarebbe altrettanto semplice capire in quale direzione dobbiamo andare.