LA CASA EDITRICE CHIUDE

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Comunicato stampa 4 gennaio 2012

Adesso è proprio finita!  La Casa Editrice Davide Ghaleb chiude i battenti.
In questi ultimi anni si è evidenziata un’incessante carenza di risorse economiche verso la cultura e, di conseguenza, verso le attività che svolgono un impiego in questo settore. Ciò ha fatto sì che anche questa realtà viterbese, una delle poche esistenti nella provincia, giungesse ad una crisi irreversibile.
La Casa Editrice Ghaleb, attraverso un’attenta, professionale e valida produzione editoriale, ha portato alla luce oltre un centinaio di pubblicazioni (alcune di livello internazionale), tre testate giornalistiche locali, un portale culturale, ha organizzato concerti, mostre e numerose altre iniziative, tutte ancora documentate sul sito web della Casa Editrice stessa.
Questo lavoro culturale è stato realizzato, insieme alla collaborazione scientifica del Museo della Città e del Territorio nelle persone di Enrico Guidoni ed Elisabetta De Minicis, soprattutto per allargare i confini della conoscenza e sensibilizzare l’opinione pubblica a una maggior attenzione verso il patrimonio storico-artistico e ambientale. Nonostante queste preziose collaborazioni, si è arrivati alla parola fine. È mancata soprattutto una maggior attenzione da parte delle amministrazioni locali e degli Enti pubblici. Tranne rare eccezioni, non hanno mai collaborato attivamente, spendendo le esigue risorse soprattutto per sagre e cene. Attività che rendono, sicuramente di più, in termini di visibilità, di presenza di pubblico e di ritorno economico.
Altro neo, purtroppo anch’esso evidente, è stato l’inesistente lavoro dei distributori e il quasi inutile lavoro delle librerie, quelle poche che ancora sopravvivono sono costrette a sottostare al gioco dei grandi distributori.
Dunque, l’immensa fatica portata avanti in questi anni andrà perduta per sempre. La Casa Editrice ha ancora un magazzino libri, con migliaia di pubblicazioni che, se non vendute, andranno al macero.
La cultura andrebbe tutelata e salvata, ad ogni costo, perché è di primaria importanza per l’evoluzione della società.