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Le memorie come le ciliegie

Autobiografia di Agnese Lucci Righi

a cura di Gabriella Norcia

"Incontro con l'autrice"

SABATO 16 DICEMBRE 2006 ORE 16

Roma
Istituto Scolastico Nazareth
via Cola Di Rienzo, 140

 

 

“Le memorie come le ciliegie”

Dal terrazzo del Pincio si gode una delle migliori vedute di Roma. Subito a sinistra le cupole delle chiese gemelle di Piazza del Popolo, più lontane le altre, in fondo il “Cuppolone” di San Pietro. Dopo Piazza del Popolo, una strada larga e diritta parte dal ponte Margherita e arriva alle mura vaticane: è Via Cola di Rienzo.

Questo un brano del libro Le memorie come le ciliegie, fine autobiografia di Agnese Lucci Righi, che verrà presentato sabato 16 dicembre alle ore 16.00 presso l’Istituto Scolastico Nazareth di Roma (via Cola di Rienzo 140), terzo titolo della collana Fogli di Vita della Davide Ghaleb Editore che da anni lavora sul territorio della Tuscia con pubblicazioni che facendo conoscere il patrimonio storico, artistico, letterario, ambientale e antropologico del viterbese ed oltre, contribuiscono alla sua salvaguardia e manutenzione. Parteciperanno alla presentazione gli attori Manrico Pensa e Michele Melega, che con Anna Morosetti, Marcello Visca e Sara Stivaletti daranno vita ad un reading letterario sulle note del pianista Marco Brama. Gabriella Norcia, curatrice della collana Fogli di Vita, intervisterà l’autrice sul significato attribuito oggi ad un libro di memorie.

L’autobiografia abbraccia un periodo storico lungo, dal 1924, data di nascita dell’autrice, ai giorni nostri: un tempo che la Righi racconta a partire dalla propria intima esperienza non solo per descrivere le vicende vissute sulla propria pelle, come il trauma della seconda guerra mondiale, ma anche per conservare la memoria di un passato che sente sfuggire e perdersi nell’oblio: “Nessuno, quando io non ci sarò più, potrà mai raccontarvi i fatti che hanno preceduto la vostra nascita, quella dei vostri genitori, e la mia nascita. Sono piccole cose che però costituiscono il tessuto della nostra famiglia”. Non è la grande storia ad essere raccontata, ma quella che appartiene alle realtà che la storia ufficiale ha per lungo tempo trascurato, legate alla storia individuale che non ha avuto voce e che rischia appunto di scomparire. Agnese rappresenta una delle famiglie storiche di via Cola di Rienzo, già proprietaria della sala da concerti Pierluigi da Palestrina, poi cinema Palestrina, oggi scomparso. Madre di Beatrice e Sergio Stivaletti, artisti nel campo cinematografico, e di Gianfranco Stivaletti, medico con un talento per la poesia, ci lascia cadere lei stessa su emozioni poetiche, come in questo passo del libro : “A Roma il silenzio notturno era popolato dallo scampanellio dei tram, da qualche raro clacson, dal rumore delle ruote delle carrozzelle, dalla voce di qualche passante. Alla Giustiniana, invece, si sentivano soltanto i cani da guardia chiamarsi abbaiando da una lontananza all’altra, come voci rassicuranti di sentinelle all’erta”. Un piacevole appuntamento a Roma per il 16 dicembre.