Uno sguardo alle cose di  altrove...  
        Liberamente tratto dal romanzo "Cristo si è  fermato ad Eboli" di Carlo Levi 
di Roberto Creton 
mudica di Fausto Razzi 
produzione Studio Kaleidos 
durata 16 minuti 
        In modo quasi impercettibile suoni, rumori,  versi animali e confusi frammenti del dialetto locale, accolgono i visitatori  negli spogli ambienti della casa che fu abitata da Carlo Levi. 
        Sulle nude pareti dei tre ambienti lentamente si  materializza questa visione che vuole trasmettere il senso unico di  un'esperienza che è stata forte testimonianza di quella condizione contadina  caratterizzata da immobilità secolare, ignoti linguaggi, fatiche, miserie,  animali e magia. 
        Gli scritti, i quadri e i componimenti poetici,  riferiti o riferibili a quel periodo, insieme alla fotografia ed alla tecnica  video, sono i mezzi espressivi attraverso i quali viene offerta una memoria  suggestiva di quell'esperienza. 
           
           
         
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      Scompiglio 
      durata 13 minuti 
      Premio opera Imaie terza edizione 
       
      Titolare della sovvenzione IMAIE Giacomo Rosselli 
      Titolo opera/progetto SCOMPIGLIO dal racconto di  Antov Cechov 
      Genere cortometraggio digitale  Durata opera 13 minuti 
      Artisti Soci Imaie Partecipanti: Francesca Ventura,  Giacomo Rosselli, Claudia Vegliante, Renato Cestie’ 
          Artisti  
          Caterina Genta, Paolo Ricchi, Ilaria Falini,  Camilla Rosselli e Pino Delle Chiaie, Anna Schiavoni, Maria Teresa  Stampiggioni, Myriam Jacomini e Elio De Feo 
          costumi Bice Minori, trucco e acconciature  Cinzia Caporali 
          sceneggiatura di Giacomo Rosselli, Caterina  Genta e Marco Schiavoni 
          fotografia, montaggio e musica originale di  Marco Schiavoni 
          regia Caterina Genta 
          violino Prisca Amori, viola Claudio Ugolini,  violoncello Gabriele Bonolis, pianoforte Marco Schiavoni 
          con il patrocinio del Comune di Vetralla,  Assessorato alla Cultura 
           
          Partecipazione a  manifestazioni 
          distribuito attraverso il sito di studio zobit 
          presentato in anteprima a Palazzo Zelli, Vetralla  (VT) con il sostegno del Comune e dell'Accademia della Tuscia 
          proiettato, fuori concorso, al Festival  Internazionale SanGiò di Verona 2008 
        Sinossi  
          Una città russa, fine ‘800. Mascenka, l’istiturice della piccola  Katiuscia, torna a casa dopo una passeggiata. Ma è stata rubata una spilla! La  servitù è nervosa. Sono stati invitati a pranzo i coniugi Mamikov, e Fedossia  Vassilievna, la padrona di casa, ha messo a soqquadro la casa, perquisito tutta  la servitù e sta frugando nei cassetti dell’istitutrice, che la sorprende.  Mascenka è profondamente offesa e immagina di essere processata ingiustamente.  Decide di andar via per sempre. Ma chi avrà rubato la spilla? 
          Il corto, girato interamente in costume, è stato successivamente  trattato per trasformarlo in un film in bianco e nero, muto, con il solo  commento musicale e dei suoni. 
      Sito Web/contatti : www.scompiglio.net ___caterina.genta@libero.it ___studiozobit@libero.it  
         
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      Fermare il Mondo   
        videoclip musicale  - cortometraggio  della band romana UNIPLUX 
        ispirato al Libro di Carlos Castaneda  "Fermare il Mondo" 
        durata 12 minuti 
        soggetto FABIO NARDELLI 
          sceneggiatura FABIO NARDELLI / MARCO SCHIAVONI 
          aiuto regia EMANUELA MONDIELLO 
          regia   MARCO SCHIAVONI 
    
          interpreti 
        PROLOGO 
          tossicodipendente : RANI BARAZI  
          dottoressa (overdose) : ALESSANDRA NUCCI 
          dottor Nardelli : FABIO NARDELLI 
          direttore sanitario : FABRIZIO PASSERINI 
          dottoressa clinica : LAURA DE ANGELIS 
          altra dottoressa : MARINA ROSSINI 
          pusher : GIANNI SAVARESE 
          passante : ENRICO COSIMI 
          passante : ROSARIO GUERCIO 
          voce della radio : ANTONELLA VOCE 
        SOGNO MESSICANO 
          lo sciamano   : HAL YAMANOUCHI 
          curanderos : FERNANDO CAPUTO 
          curanderos : ANTONIO CINELLI 
          curanderos : RANI BARAZI 
        UNIPLUX 
          FABIO NARDELLI : voce e chitarra 
          GIANNI SAVARESE : basso elettrico 
          ALESSANDRO CUSTODIA : batteria 
        un ringraziamento a CARLOS CASTANEDA & KEN  RUSSELL 
        produzione video studio ZOBIT Digital Video  MiniDV 
    
  "FERMARE IL MONDO" testi, musiche e  arrangiamenti FABIO NARDELLI 
        cortometraggio prodotto da : Fabio  Nardelli, Gianni Savarese, 
        Studio Zobit di Marco Schiavoni. 
        FERMARE IL MONDO 
   L'esoterismo dello sciamano indio don Juan  Matus può essere letto come un rifiuto del colonialismo culturale e religioso  ispanico-cattolico, imposto alle popolazioni indigene del Centro America.  Carlos Castaneda va alla ricerca delle radici esoterico-culturali ed  etnologiche dell' antico Messico pre-colombiano, indicando un' alternativa alla  drammatica condizione omologante ed alienante dell' uomo occidentale moderno.  Fermare il mondo è il tema centrale del libro "Viaggio a  Ixtlan".  I discussi libri di  C.Castaneda resero popolare tra i giovani degli anni settanta ciò che gli  antropologi, gli psicologi culturali, gli studiosi di storia delle religioni  già conoscevano da tempo, ossia il ruolo e gli effetti di alcune sostanze  allucinogene naturali nelle cosiddette culture dell'estasi.  "L'Ekstasis" si configura come liberazione dell' anima dalle costrizioni  della mente. Uno stato di coscienza in cui l'anima s' incontra con l' essenza  spirituale del mondo in una regione mai visitata della mente. Estasi quindi,  come esperienza archetipica indicibile, confinata nell' arte e  nella poesia, che può essere avvicinata solo  vestendola di immagini. La diffusione delle conoscenze relative all' uso dei  funghi allucinogeni e del peyote presenti in molte tradizioni degli  indiani  d' America renderà popolari  molti aspetti di una cultura esoterica dimenticata; una tradizione spirituale  che i film western hollywoodiani non avevano mai raccontata. Per molti giovani  studenti dei campus universitari degli Stati Uniti sarà una scoperta e una  rivelazione, ulteriore stimolo per  l' ideologia  della controcultura degli Hippy per rifiutare la razionalità tecnologica ed  alienante  "Dell' uomo a una  dimensione"!!! Solo che molti di loro suggestionati da un certo esotismo  ingenuo ed imitativo, lontani anni luce dai complessi mondi magico-religiosi  della tradizione india, useranno le droghe allucinogene nel vuoto simbolico ed  immaginativo e in assenza di un contesto rituale protettivo e di guida. Per cui  il viaggio psichedelico privo di radici, sfocierà "nell'Horror trip"  più che nell' illuminazione interiore. I "figli dei fiori" risultarono  doppiamente sconfitti:  sia dall'  industria culturale capitalista, che trasformerà in moda la loro ideologia  trasgressiva, sia dagli effetti talvolta devastanti e deludenti delle droghe.  Non solo, ma nei decenni successivi la massiccia diffusione delle droghe  sintetiche ( eroina, anfetamina, ecstasy...) nelle società neocapitaliste  rappresenterà una potente forma di controllo sociale e di annichilimento per  tutte le successive generazioni di giovani che si ribelleranno ad una società  controllata da Lobbies di adulti fondate sul profitto e sul potere delle  mega-imprese.   
    Il  soggetto del cortometraggio "Fermare il mondo" parte da queste  premesse, ed è tratto da  un' esperienza  autobiografica del Dr. Fabio Nardelli ( psicologo e musicista ). Il suo lavoro  alienato ed alienante, prestato in diversi "sedicenti" centri di  recupero per tossicodipendenti, dove ben lungi dal risolvere i veri problemi di  fragilità psichica e sociale dei pazienti, si cerca di sostituire all' uso  delle droghe altre forme di dipendenza ( emotiva, culturale, ideologica,  religiosa...) creando nella migliore delle ipotesi, delle personalità  autoritarie e più rassicuranti per l' ordine prestabilito; il tutto con grossi  guadagni, più o meno leciti, da parte di chi gestisce tali centri di recupero  sulla pelle dei tossicodipendenti e con il danaro pubblico!!! 
    In  ultima analisi siamo di fronte ad una situazione paradossale: le società neo-consumiste  creano le premesse e la predisposizione alla dipendenza da droghe e altro (  fumo, alcool, cibo, gioco d' azzardo,videogiochi, feticismi vari...) per poi  "medicalizzare il problema", fingendo di curare le persone  "malate"( e anche cattive) alimentando il ciclo produttivo , ma senza  intaccare alle radici le con-cause psicosociali   latenti del fenomeno, mantenendo lo status quo sociale ed economico.  
      Il circolo vizioso si chiude su se stesso, senza  possibilità di autentico "cambiamento", e questo spiega la diffusione  sempre maggiore dell' uso di vecchie e nuove droghe nelle fasce più deboli e  marginali (ma non solo) della popolazione, soprattutto di quella giovanile.  |