NEL MEZZO DEL CAMMIN... MI RITROVAI NEL XXI SECOLO
Gli artisti si confrontano con la Divina Commedia
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Presentazione di Laura Lucibello

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.[...]


Così recitava Dante Alighieri nel 1300 nella terzina d'esordio della Divina Commedia, ponendo subito l'attenzione sulla relazione tra il destino del singolo e il destino collettivo, rendendo, quindi, la sua esperienza universale. Più egli si incamminava, e più questa via si rendeva cupa e buia, tanto da suscitare sgomento. Lo stesso smarrimento interiore che attraversa ogni singolo individuo in un determinato periodo o per un particolare evento della propria vita. Ma, disorientamento esteriore che viene vissuto anche dall'intera collettività, laddove intervengono fattori sociali e ambientali scatenanti.
La scelta quindi di confrontarsi con la Commedia Divina quale messaggio rivoluzionario nell'uso della letteratura e dell'arte nella conoscenza della vita e della spiritualità dell'individuo, con la sua essenza ancora e perennemente così contemporanea, con quel suo intrinseco linguaggio accessibile e vicino alla popolazione che, nel XIV secolo, era povera e priva di cultura. Ma che ancora oggi, in presenza di un generalizzato impoverimento economico e sociale si pone come esigenza di novello ricorso a simbologie legate alla dimensione ultraterrena che l'essere umano traduce attraverso l'esecuzione di opere, e più questa necessità è sentita più le opere risultano gigantesche.
“Nel mezzo del cammin… mi ritrovai nel XXI secolo” si pone, pertanto, come un progetto nel quale dare spazio alle capacità artistiche individuali, attento alla sperimentazione di nuovi linguaggi socio-culturali che vuole essere uno stimolo capace di coinvolgere soprattutto i giovani, quali traghettatori di questo nuovo Millennio. Al contempo, il visitatore attento non rimarrà solo semplice spettatore ma attore e parte integrante di un contesto storico e artistico attualizzato dell'universo dantesco.
Lo scopo è lanciare un messaggio e sollecitare la presenza positiva e propositiva quale prima arma di riscatto di un luogo e in un tempo in cui l'indebolimento culturale, spirituale e artistico risiede nel demone dell'indifferenza e dell'isolamento.
Il compararsi con questa opera, che nei secoli è stata di esempio per tutte le arti, è volano per giungere alla traduzione di un intento divino, saggio e poetico, attraverso una filosofia di socializzazione e tolleranza verso le fasce più deboli, con peculiare attenzione ai giovani.
Un'iniziativa volta ad accogliere e soddisfare il più ampio numero di destinatari delineando un operativo ponte culturale fruibile a livello visivo, letterario, spirituale ed intellettuale. Attraverso l'utilizzo di linguaggi espressivi innovativi e diversificati, si è voluto intraprendere un itinerario accattivante e coinvolgente per stimolare l'attenzione, la curiosità, la comprensione e la rielaborazione creativa delle attuali problematiche socio-ambientali.
Gli artisti, con opere in arti visive, scultura, installazioni, video art e mix di arti integrate, sono stati chiamati a rappresentare – in chiave attuale – i passi della Divina Commedia, attraverso la loro sensibilità ed esperienze, ed a farci ripercorrere le molteplici strade che dall'Inferno passano per il Purgatorio per condurci infine nel Paradiso.
Percorso integrato da attività collaterali di teatro, narrativa, tavole rotonde, proiezione del medio metraggio “Enthusiasmòs”, che col loro valore aggiunto permettono ulteriormente di approfondire questo grande tema che è “la vita nella sua universalità”.
Ben si è prestata anche l'ambientazione nel prestigioso Palazzo Orsini di Bomarzo che con i suoi tre piani ha permesso una giusta sequenza nella collocazione delle cantiche dantesche.

Un vivo ringraziamento va a tutti gli “attori” coinvolti nel progetto e a Monsignor Lino Fumagalli, Vescovo di Viterbo, all'Assessore alla Cultura della Provincia di Viterbo, al Sindaco di Bomarzo, ed all'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio per la loro presenza all'evento.