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COMITATO “Salva Foro Cassio sulla via Francigena”
Riunione del 10 febbraio 2008

Presenti: Luca Mancini (Assessore alla cultura del Comune di Vetralla)
Giuliano e Gianna Borgianelli Spina (per la Giovane Montagna)
Elisabetta De Minicis (per il Museo della Città e del Territorio)
Gabriella Norcia (per Ghaleb Editore)
Massimiliano Vinci (per la Confraternita dei Romei della via Francigena)
Daniele Camilli (co-autore del libro “Santa Maria di Foro Cassio”)
Fulvio Ricci (esperto ed autore di testi di Storia dell’arte)
Domenico Carloni (esperto di Santa Maria di Foro Cassio e tratto locale di via Francigena)
Fulvio Ferri, Mary Jane Cryan, Moracci Rita, Monica Ferrando, Maddalena Ciucci, Adriana Chiodi, Fiorella Piantini Dentini (per l’associazione Vetralla Città d’Arte).

(Gli interventi saranno indicati con il solo cognome dell’autore)
•Mancini apre la riunione fornendo comunicazione ufficiale del finanziamento di un milione di euro erogato dalla Regione Lazio a favore del recupero della chiesa di Santa Maria di Foro Cassio, sottolineando il riferimento esplicito riportato sulla comunicazione a lui pervenuta alla sensibilità dimostrata dalla popolazione vetrallese e dalle associazioni promotrici della petizione.

•Vinci sottolinea l’importanza di sollecitare la Regione sulla definizione del tratto locale della via Francigena, per non perdere eventuali altri finanziamenti ad essa collegati.

•Mancini riferisce sulle difficoltà esistenti su Vetralla, per il fatto che alcuni tratti si trovano su terreni privati. Si apre breve discussione sull’argomento, durante la quale si riflette su alcune alternative. Comunque l’assessore si dichiara consapevole del fatto che il recupero della chiesa è inserito nel contesto più ampio della via Francigena.

•Camilli, sottolineando la valenza di un successo finora reso possibile dallo sforzo collettivo messo in campo e dalla competenza organizzativa dimostrata dall’assessore, interviene tracciando un quadro progettuale ad ampio respiro (in parte delineato nel documento allegato), che nel complesso vede Santa Maria di Foro Cassio come fulcro di una rinascita economico-culturale per il nostro paese. Si profila così un compito storico di altissimo livello che il comitato si deve assumere.

I presenti concordano quindi che il finanziamento attuale vada interamente speso nella messa in sicurezza e recupero della chiesa, considerata però come inserita nel suo territorio, con un occhio a progettazioni per futuri finanziamenti.

Fondamentale l’assetto organizzativo che il Comitato deve curare. Si individuano tre priorità:

1)costituzione di una Commissione Tecnico-scientifica che affianchi l’architetto progettista

2)cura dell’aspetto comunicazione

3)organizzazione di eventi per tenere alta l’attenzione di popolazione e media

1)Si torna, come fatto in precedenza, a proporre il modello attuato per l’antica città di Castro: soprintendenze, esperti, rappresentanti della società. Vengono esplicitati alcuni nomi:
prof. Elisabetta De Minicis (Università della Tuscia) per l’archeologia, Fulvio Ricci per i dipinti, prof. Santamaria (Università della Tuscia) esperto in chimica del restauro e materiali, oltre naturalmente all’Assessore alla Cultura e i soprintendenti competenti. Si rimanda ad una riflessione successiva per nominativi di rappresentanti della popolazione. La prof. De Minicis sottolinea che la suddetta Commissione dovrà essere comunque la voce del Comitato tutto e dovrà avere a monte un preciso lavoro di progettazione condiviso da tutti i rappresentanti del Comitato.
Si propongono riunioni ravvicinate, aventi come sede il Museo della Città e del Territorio.

2)Si decide di delegare l’aspetto comunicativo e “pubblicitario” all’editore Davide Ghaleb, già esperto nel campo, che si occuperà della divulgazione delle notizie sia sul canale interno, sia nella pubblicizzazione degli eventi.
Attiverà inoltre una nuova casella di posta elettronica.

3)Si pongono due eventi su cui lavorare:

•presentazione del nuovo libro di Daniele Camilli su Santa Maria di Foro Cassio ed il suo territorio, presso il M. C. T. di Vetralla, associata a proiezione di immagini curata da Marco Schiavoni, di cui un saggio è stato fornito durante il Presepe Vivente di Vetralla e ad una mostra documentaria (30 marzo?);

•accoglienza di un gruppo di pellegrini della Giovane Montagna per il 9 maggio, inserita nella settimana di iniziative per la festività vetrallese dell’8 maggio (Sposalizio degli Alberi).

Ci si aggiorna a nuova convocazione.
(Per la stesura del verbale, Gabriella Norcia)