Davide Ghaleb Editore
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La musica come viaggio nei luoghi della memoria, che attraverso l'esperienza creativa li rivisita e li rielabora riconsegnandoli a noi sotto una luce nuova e diversa, a volte inaspettata.

Catch the Wind di Bill Evans, è un pezzo recentemente pubblicato e mai eseguito dal grande pianista. La struttura armonica è originale con una progressione che corre a perdifiato dall'inizio alla fine e con uno “stretto “ finale tipico di alcune sue composizioni come ad esempio “Show Type Tune”.

Con Little Poem entriamo nel mondo armonico di Massimo Lattanzi. E' un jazz-waltz moderno dove la melodia si snoda su una sequenza armonica modaleggiante che ne cambia di volta in volta l'umore e la direzione.
For You è una ballad che si muove tra il modale e il tonale con la caratteristica vena introspettiva delle composizioni di Massimo.

Con Righetto's Run esce fuori la mia anima romana (e Monteverdina). Abitando in quei luoghi che furono teatro delle vicende della Repubblica Romana del 1849, ho cercato di evocarli ispirandomi all'ansia di libertà del piccolo popolano.
Anastasia è l'altra ballad dell'album. Come in tutti i brani di Massimo la melodia diventa un racconto, trasfigurato dalle luci e le ombre delle armonie che lo accompagnano.

In Introverso abbiamo un tema sostenuto da un “ostinato” ritmico del piano. La modalità è usata in modo espressivo creando una sorta di instabilità emotiva della melodia che ben si rispecchia nel titolo.

Voyage è il brano che dà il titolo all'album e ne racchiude lo spirito. Di carattere riflessivo, alterna una prima parte malinconica ad una seconda dove echeggiano modalità antiche.

Donna Olimpia's Ghost Dance è un mio pezzo dedicato alla famosa leggenda romana. E' una semplice melodia con riferimenti ritmici e armonici alla ballata popolare romana e alla musica evocativa di Roma.

In chiusura Angels Never Cough di John Williams. Tratto dalla musica per il film “Angela's Ashes” (Le Ceneri Di Angela) è un piccolo brano dal carattere di “Elegia” fra i più commoventi scritti dal Maestro americano. Il tema è una sorta di preghiera che abbiamo voluto commentare con una improvvisazione in forma di dialogo fra i due strumenti.

L’illustrazione del CD rappresenta perfettamente la nostra musica. I luoghi visti con i colori della mente rimettono in luce aspetti di una realtà parallela e invisibile.

I colori sono come le note che ricompongono sotto altra forma quei luoghi della nostra memoria. E li fanno rivivere
Carlo Cittadini