Davide Ghaleb Editore

HOME

COMUNE DI VITERBO
ALFIO 100
Ricordando Alfio Pannega (1925-2025)
nel centenario della sua nascita


ALFIO 100!
Ricordando Alfio Pannega (1925-2025) nel centenario della sua nascita

Iniziativa realizzata con il patrocinio del Comune di Viterbo, con l'organizzazione di: comitato ANPI di Viterbo; dell’associazione Medici per l’ambiente ISDE di Viterbo e di Viterbo con amore.

Domenica 21 settembre 2025, ore 10.00
Sala delle Colonne, Palazzo dei Priori, piazza del Plebiscito, Viterbo

Nel centenario della nascita di Alfio Pannega, figura simbolica e indimenticata della città di Viterbo, la comunità si riunisce per celebrarne la memoria con un’iniziativa pubblica aperta a tutti.
La mattinata si aprirà con i saluti istituzionali della sindaca Chiara Frontini e dell’assessora ai servizi, alla cultura e al terzo settore Katia Scardozzi.
Seguiranno gli interventi di:

Enrico Mezzetti, presidente del comitato provinciale ANPI di Viterbo
Domenico Arruzzolo, presidente di Viterbo con amore ODV
Luciano Bernabei, Centro sociale occupato autogestito Valle Faul
Antonella Litta, referente dell’associazione Medici per l’ambiente – ISDE di Viterbo
Sergio Insogna, responsabile dello Spazio giovani “Il cielo in una stanza” di Viterbo con amore
Arianna Marullo, Centro sociale occupato autogestito Valle Faul

Marco D’Aureli presenterà la nuova edizione – ampliata e arricchita – del volume Allora ero giovane pure io (Davide Ghaleb Editore) pubblicato con il contributo della Fondazione Carivit. I sottoscrittori potranno ritirare la propria copia, mentre per tutti gli altri il libro sarà disponibile all’acquisto

La mattinata sarà arricchita dagli intermezzi narrativi della Banda del Racconto (Michela Benedetti, Olindo Cicchetti, Sara Grimaldi e Alfonso Prota).

Dopo eventuali interventi dal pubblico, l’iniziativa si concluderà con una breve performance di Pietro Benedetti, tratta dallo spettacolo Alfio Pannega – Allora ero giovane pure io.

Mostra fotografica dedicata ad Alfio curata da Viterbix per Viterbo con Amore.

A condurre l’incontro sarà Antonello Ricci.

Il libro. ALFIO 100 celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume, sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale autogestito “Valle Faul”, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi dei poeti dialettali. Nella seconda parte invece, si ripropone integralmente “Allora ero giovane pure io”, che inaugurò la collana “La Banda del Racconto” (Davide Ghaleb Editore) con poesie, fotografie e storia di vita dell’autore. Uscito nel 2010, ebbe un grande successo: 2000 copie vendute in poche settimane, eventi affollati, articoli e interviste, sottoscrizione pubblica per una casetta al “Valle Faul” e la celebre lectio magistralis a palazzo dei Priori, con il rifiuto simbolico di una targa onoraria. Alfio morì tra nella notte il 29 e il 30 aprile dello stesso anno. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.

Breve notizia su Alfio Pannega. Nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in città si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche. Dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa (nel 1974), per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l’Ariosto, ma fu lavorando “in mezzo ai butteri della Tolfa” che si appassionò vieppiù di poesia e fiorì come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. Tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in città, per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attività artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell’ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sarà fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. È deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.

SCHEDA DEL LIBRO