PASOLINI
LA VERITÀ NASCOSTA

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SABATO 15 FEBBRAIO 2014 ORE 17:30

PASOLINI
LA VERITÀ NASCOSTA

Un film di Federico Bruno

Proiezione del filn

Incontro con ilregista

Vicolo della Bucaccia
Vetralla (VT)

“La morte non è nel non poter comunicare
ma nel non poter più essere compresi”
---------------------------Pier Paolo Pasolini

Proprio della sua morte vuole parlare Federico Bruno, regista di questo film in cantiere almeno dal 2009, concentrato principalmente sull’ultimo giorno di vita del bolognese cosmopolita dal versatile ingegno, quel 1° novembre 1975 sul quale non è mai stata fatta piena chiarezza. Un film che si propone come un’opera-verità, ricostruendo alla perfezione gli scenari dell’epoca o girando le sequenze direttamente nei luoghi che hanno segnato le ultime tappe della vita dello scrittore e regista italiano.

Il regista segue scrupolosamente una pista tornata alla ribalta solo qualche anno fa ,dopo alcune interessanti rivelazioni del presunto omicida in una trasmissione televisiva. Giuseppe Pino Pelosi, l’allora diciassettenne “ragazzo di vita” che si era auto-accusato, ritratta nel 2005 la sua versione dei fatti, dichiarando che nell’omicidio del quale si era assunto del tutto la colpa, fossero coinvolte almeno altre tre persone, svelandone i nomi a distanza di qualche anno.



Già all’epoca in effetti l’auto-accusa presentava delle palesi incongruenze. Eppure il delitto era stato gettato nel dimenticatoio e bollato come sconveniente secondo l’etichetta del tempo. Del resto, la sua omosessualità era piuttosto nota, si sapeva che quei “ragazzi di vita” che celebrava nei suoi romanzi, Pasolini li conosceva bene e li incontrava spesso, forse addirittura si prostituivano. Un delitto a scopo di lucro, vista la loro disperata miseria da lui sapientemente descritta, era piuttosto prevedibile.
Il regista però, in seguito anche alla riapertura del caso, propone un’interpretazione suggellata dall’esame di carte processuali, dichiarazioni e documenti del tempo.
Si è mosso poi ascoltando le testimonianze degli amici e dei conoscenti di Pasolini, di coloro che gli erano stati più vicini negli ultimi giorni di vita e soprattutto dello stesso Pelosi. Il presunto omicida, che ha scontato la sua pena, collabora attivamente alle riprese del film, ma ancora si astiene dal raccontare interamente come siano andate le cose quella notte, dopo la cena che Pasolini gli ha offerto nel ristorante “Biondo Tevere”, sulla via Ostiense, con quel tragico epilogo consumatosi ad Ostia.
Pasolini, con la sua attività politica e con le sue inchieste giornalistiche, era un personaggio scomodo a molti, la malavita romana lo teneva d’occhio da tempo, veniva spesso seguito e minacciato.
Il romanzo al quale stava lavorando poco prima di morire e mai concluso, “Petrolio”, sembra infine suggerire la pista dello stragismo italiano e internazionale legato al petrolio che andava profilandosi in quegli anni.
Il film dunque vorrebbe non solo far luce su una verità mai rivelata, ma riabilitare la figura di questo poeta, scrittore, regista, attore e giornalista italiano, che per le modalità della sua morte è stato spesso discriminato, la cui dignità è stata infangata dall’opinione pubblica “incolta”, ma che aveva cercato di avvertire l’Italia dei pericoli in cui stava incorrendo, stimolando la coscienza politica e critica delle nuove generazioni: così ha dichiarato Bruno.

Ingresso ad offerta.
Tesseramento 5€.

In seguito alla proiezione è previsto l'incontro con il regista Federico Bruno e un aperitivo a buffet.

L'associazione Musicalcentro ringrazia per la collaborazione l'associazione culturaleCooltura 2.0 e il Sistema Museale dell'università della Tuscia!!!