Davide Ghaleb Editore

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UN ROMANO NELLA TUSCIA
Poesie e disegni di Gianfranco Stivaletti

 

Il Museo della Città e del Territorio
presenta

UN ROMANO NELLA TUSCIA
(Davide Ghaleb Editore)

di
GIANFRANCO STIVALETTI

Sabato 12 marzo 2016 ore 16.30

Museo della Città e del Territorio
via di Porta Marchetta, 2
Vetralla (VT)

Poesia e disegni in mostra

Introduce Elisabetta De Minicis


letture, Olindo Cicchetti
Gabriella Norcia
conduce, Diana Ghaleb
sarà presente Gianfranco Stivaletti
interverranno Emanuela Barreca e Sara Stivaletti

in chiusura aperitivo offerto dagli sponsor
Frantoio Paolocci e Villa Chiarini Wulf

SCHEDA DEL LIBRO

IMMAGINI

Sabato 12 marzo , alle ore 16.30, presso il  Museo della Città e del Territorio, in via di Porta Marchetta, 2 a Vetralla (VT) , verrà presentato il libro di poesie di  Gianfranco Stivaletti Un romano nella Tuscia (Davide Ghaleb Editore).
Il volume, il secondo dell'autore, dopo "Vorei 'na stanza co' la vorta a bbotte" del 2009,
Dopo i saluti della Direttrice del Museo della Città e del Territorio  Elisabetta De Minicis, L'autore verrà intervistato da Diana Ghaleb. Letture a cura di Gabriella Norcia e Olindo Cicchetti. Con la partecipazione di Emanuela Barreca e Sara Stivaletti.

In chiusura aperativo di saluto con i prodotti biologici delle aziende Frantoio Paolocci e Villa Chiarini Wulf.

Il libro si divide in due parti. Nella prima parte, “romana”, attraverso i versi in stile romanesco, viene rappresentata l’anima della città natale dell'autore e cioè Roma. In alcune poesie, l’incanto del Latium Vetus, cioè dei paesi adagiati sui Colli Albani.
La seconda parte è dedicata ai luoghi della Tuscia di cui Gianfranco Stivaletti ha subìto il fascino durante i suoii soggiorni estivi; fascino che non sta solo nei boschi, nelle vigne, nei dorati campi di grano, nei borghi testimoni del Medioevo, ma anche nello spirito della gente, tenacemente identitario, , ironico e più spesso auto-ironico, come si coglie attraverso alcune espressioni dialettali, o alcune storie paesane: uno spirito affine a quello che traspare dalla poesia di Trilussa o di Checco Durante.
Un libro capace di sciogliere in un sorriso anche le situazioni più serie e più tristi, espressione di un modo di superare le avversità della vita con una saggia “scrollata di spalle”.