Davide Ghaleb Editore

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SCHERZA CON I FANTI
film di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna




 

 



Il diario di Elvio Cardarelli ­ (Davide Ghaleb Editore) ­ a Venezia nel docu-film “Scherza con i Fanti” di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna.

[...] il diario di un soldato lombardo del Regio Esercito di stanza a Pontelandolfo, in Campania, tra i protagonisti dell'eccidio di civili più cruento all'indomani dell'Unità d'Italia; quello di un autista viterbese del Regio Esercito, che nel 1935 andò a combattere in Etiopia dove scoprì la realtà dei gas ai danni della popolazione locale [...] ANSA

“Scherza con i fanti” il film documentario di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, tratto da quattro diari tra cui “Dove la vita si nasconde alla morte” di Elvio Cardarelli, è stato proiettato Sabato 31 agosto alle ore 11.30 presso la Sala Perla, con la presenza in sala di Gianfranco Pannone, Ambrogio Sparagna e il montatore Angelo Musciagna che riceveranno il premio SIAE "Talenti creativi" ..
 “Scherza con i fanti'  è un documentario dedicato al rapporto tra italiani ed esercito che mette insieme insieme stupende immagini di repertorio, straordinarie musiche e le pagine dei diari dal fronte.
Tra i diari ricordiamo quello pubblicato dalla casa editrice Davide Ghaleb “Dove la vita si nasconde alla morte”, a cura di Daniele Camilli ed Emanuele Trevi nella collana “Fogli di vita” ideata da Gabriella Norcia. Una trascrizione fedele di sei quaderni, con la curatela di, che Elvio Cardarelli, soldato con mansioni di autista in Africa Orientale, ha scritto dal 12 febbraio 1935, giorno della sua chiamata alle armi, al 5 gennaio del 1937, ultimo giorno della sua permanenza in Africa. Elvio morirà appena 15 giorni dopo il suo ritorno in Italia (gennaio 1937) e i suoi diari verranno tenuti nascosti dai familiari per ben 70 anni, fino alla decisione, da parte di Enzo Fiorentini, (nipote dell’autore) di pubblicarli, per dare un contributo agli studi e alla ricerca sulle vicende che caratterizzarono la conquista dell’Etiopia da parte dell’esercito italiano.
La Guerra d’Etiopia raccontata giorno dopo giorno. L’uso dei gas contro i civili, le stragi, un esercito impreparato ad affrontare il conflitto, la fame sofferta dai soldati, ufficiali incapaci di governare le truppe e disposti ad abbandonarle nei momenti di difficoltà, le drammatiche condizioni igienico-sanitarie, la propaganda fascista completamente fuorviante rispetto alla realtà dei fatti, la solidarietà tra soldati come risposta all’oppressione degli ufficiali, il rapporto con la popolazione etiope. In apertura del volume un’appendice fotografica con immagine inedite di cui alcune presenti nel film di Pannone e Sparagna.

Un libro importante dal punto di vista storico e letterario. 
Elvio Cardarelli descrive meticolosamente le sue giornate di guerra tracciandone tutte le fasi, dai momenti di vita quotidiana ai racconti drammatici, come l’atroce conferma dell’uso dei gas e dei lanciafiamme, lo sterminio di vecchi, donne e bambini, la distruzione di interi villaggi, la disorganizzazione dei comandi militari e la falsa propaganda del regime fascista. Un documento unico mai pubblicato finora.

Gli altri tre diari, narrati nel film sono quelli di un soldato lombardo del Regio Esercito di stanza a Pontelandolfo, in Campania, tra i protagonisti dell'eccidio di civili più cruento all'indomani dell'Unità d'Italia; quello di una giovane donna borghese, che divenne partigiana sulle montagne tra Parma e La Spezia infine le parole di un sergente napoletano della Marina militare, oggi quarantenne, che negli anni Novanta ha prestato servizio nelle missioni di pace internazionali e che in Kosovo ha scritto un diario ricco di umanità. Sua grande preoccupazione, come si vede in una lunga intervista, quella di fornire abiti ai tanti bambini che incontrava in zona di guerra.

I diari nel docu-film si intrecciano con i canti e le musiche popolari composti appositamente da Ambrogio Sparagna e con il repertorio di memoria dell'Archivio storico Luce. Tra le molte testimonianze quella di Ferruccio Parazzoli, che il destino ha voluto abitasse su quel Piazzale Loreto da lui "cantato" nei suoi romanzi.
In chiusura la canzone 'San Lorenzo' di Francesco De Gregori.