Davide Ghaleb Editore

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IL BORGO DI MONTERANO
Caratteri identitari e prospettive di valorizzazione
Fabiana Cesarano, Barbara Tetti (a cura di)

Presentare gli atti dell’Incontro di Studi tenutosi a Monterano il 29 ottobre 2017, sotto la supervisione della Facoltà di Architettura e della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio della “Sapienza” Università di Roma, con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, è per me una prestigiosa occasione.
L’incontro, intitolato Il Borgo di Monterano: caratteri identitari e prospettive di valorizzazione, svoltosi a Canale Monterano, è stato vivacemente seguito sia da studiosi che dalla popolazione locale, e ha dato vita a questo volume arricchito da tanti contributi, tutti volti a ad una rinnovata conoscenza del nostro territorio.
Una raccolta di idee e riflessioni riguardo la conoscenza storica, la tutela ma anche la valorizzazione dell’antico abitato di Monterano, gioiello architettonico, con rilevanti episodi barocchi, oggi allo stato ruderale, che emana un fascino evocativo capace di attirare turisti, anche da paesi stranieri.
In tal senso, la sfida dell’Amministrazione Comunale e dell’intera comunità consisterà nel riuscire a proteggere quanto è giunto fino a noi, incantevole borgo su uno sperone roccioso proteso su vallate tufacee, e contestualmente permettere ai tanti amanti delle escursioni di poterne godere, senza dimenticare che oggi Monterano è proprio al centro di una della Riserve Naturali Regionali più ricca di biodiversità.
In questo quadro, i contributi inseriti nel volume sono volti ad avviare un percorso condiviso, necessario anello fra conoscenza e interventi tesi alla definizione delle prime opere di miglioramento della fruibilità dell’abitato, che comprendono anche la messa in sicurezza e la cura della vegetazione nell’Antico Borgo (ambito di massima affluenza turistica e intervento complementare al Piano d’Assetto Generale).
Su questa traccia sono stati predisposti analisi e indagini delle criticità, lo studio, l’ideazione e la realizzazione di interventi di miglioramento delle modalità di visita, con percorsi e servizi generali di accoglienza a basso impatto ambientale e paesaggistico, anche attraverso la progettazione di misure atte a potenziare l’offerta culturale e turistica del sito.
L’incontro del 29 ottobre scorso, brillantemente organizzato dal Vice Sindaco di Canale Monterano, Dott. Stefano Ciferri, e gli atti che ne scaturiscono sono un primo importante passo verso una nuova scoperta di Monterano, che potrà portare i frutti sperati solo con la collaborazione della società civile canalese, la partnership di pregevoli realtà come quelle che hanno contribuito alla riuscita di questa giornata di studi.

Alessandro Bettarelli
Sindaco del Comune di Canale Monterano

 

 

L’occasione offerta dall’organizzazione della mostra Il Borgo di Monterano: caratteri identitari e prospettive di valorizzazione e dalla pubblicazione degli studi svolti nell’ambito degli insegnamenti dei Corsi di Laurea magistrale in Architettura a ciclo unico e Architettura del Paesaggio e della Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio della Sapienza Università di Roma, permette di percorrere una linea di ricerca avviata da alcuni anni e ancora ricca di inesplorati spunti di indagine sullo straordinario monumento architettonico e paesistico di Monterano.
Lavori di consolidamento e di restauro hanno interessato recentemente le rovine dell’abitato abbandonato dell’antica città; F. De Cesaris, A. Di Muzio e M. Morbidelli hanno descritto i lavori svolti in una pubblicazione su La Riserva naturale di Monterano: lavori di restauro e consolidamento (Viterbo 2016). Accanto a tali iniziative, da anni in ambito universitario, sono stati svolti studi per la conservazione e la valorizzazione del contesto paesistico e delle strutture allo stato di rudere dell’abitato, svolte con genuino interesse e con la volontà di offrire con la competenza e gli strumenti propri della formazione universitaria per la conoscenza di realtà millenarie come l’abitato e il contesto di Monterano. Compiti dell’università sono quelli della formazione e della ricerca, obiettivi che insieme concorrono a favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale della società.
Tanto più importante appare quindi questo contributo, quanto più esso è il risultato della sperimentazione e dell’applicazione di un metodo di indagine e di proposte di progetto da parte di studenti e giovani architetti e studiosi, sotto la guida dei docenti dei corsi universitari e, in particolare del Laboratorio di Sintesi e di quello di Restauro e Paesaggio tenuto da Maria Piera Sette. Un contributo che si qualifica attraverso la raccolta di rilievi delle strutture dell’antico abitato, di indagini sulle medesime strutture, con ricostruzioni delle vicende storiche che ne hanno contraddistinto lo sviluppo nel tempo, studiate e interpretate sulla base di analisi dirette e indirette, e con la presentazione di proposte di valorizzazione e di restauro delle emergenze architettoniche e delle parti a rudere, di conservazione del contesto paesaggistico e mirate alla fruizione degli spazi e delle aree dell’antico insediamento e del suo intorno.
Attraverso gli studi presentati si ricostruiscono i contorni di una realtà stratificata e affascinante, con utili riferimenti documentari, riflessioni e interpretazioni ponderate, anche inedite, capaci di aprire nuove prospettive di ‘lettura’ della struttura urbana, architettonica e paesaggistica di Monterano col vicino Eremo di S. Bonaventura.
Ne discende un quadro articolato, interessante e avvincente che, oltre a rappresentare la storia di un abitato abbandonato, ripercorre con metodo rigoroso e grande attenzione ad ogni dato, diretto e indiretto, gli aspetti di un contesto paesaggistico e culturale ancora oggi vivo e presente nella coscienza degli eredi dei suoi antichi abitanti e di tutti coloro, cittadini, studiosi, studenti che abbiano a cuore la storia millenaria dell’area e degli insediamenti della Riserva naturale di Monterano.

Daniela Esposito
Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio
“Sapienza” Università di Roma

 

 

L’Associazione Pro Loco del Comune di Canale Monterano ha accettato con grande favore la partnership in questa iniziativa che persegue l’obiettivo della valorizzazione del nostro amato antico borgo, ed è con orgoglio che sin dalla nascita l’ha supportata e tutt’oggi continua a sostenerla.
Ricordiamo con molto piacere il primo atto di questo percorso: proprio durante la rievocazione storica Monterano la rinascita del feudo, di organizzazione Pro Loco, si annunciava e ufficializzava il protocollo d’intesa tra il Comune e la prestigiosa Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio della “Sapienza “ Università di Roma.
Il motivo del sostegno della Pro Loco a questo tipo di iniziative è da ricercarsi nella comunione d’intenti e la coincidenza degli obiettivi. L’associazione, per suo stesso statuto, ha infatti come scopo ultimo in ogni sua attività la promozione del territorio e delle tipicità locali, ovvero la riscoperta delle tradizioni e la difesa e diffusione delle identità culturali, enogastronomiche e artistiche del nostro paese.
In virtù delle premesse sin qui esposte non si poteva non dare il totale supporto a questo articolato progetto di rilancio dell’antico abitato di Monterano, cuore pulsante dell’omonima Riserva Naturale Regionale e vanto del Comune di Canale.
La Pro Loco, nelle proprie possibilità e competenze e con l’aiuto delle contrade del paese, ha cercato negli ultimi anni di attirare curiosi e appassionati di storia e natura in questo luogo attraverso l’organizzazione di manifestazioni che hanno rivitalizzato il borgo di Monterano, spesso descritto come “città morta”. Si ricorda l’organizzazione dell’evento, ormai all’ottava edizione, Notte di stelle a Monterano a cura della cooperativa Lymph@, le sei edizioni del Presepe Vivente Medievale a cura della contrada Carraiola e le due edizioni della rievocazione medievale primaverile Monterano la rinascita del feudo di organizzazione Pro Loco.
Un altro aspetto importante, che evidenzia quanto la comunità canalese sia radicata nel proprio territorio, è l’orgoglio che ogni volontario che ha preso parte alle iniziative sopradescritte, ha mostrato nella consapevolezza di aver apportato migliorie dirette al sito. Si ritiene necessario, in questa sede, rilevare che grazie all’aiuto dei volontari, in occasione delle manifestazioni, si è potuto allargare e sistemare le strade di accesso alla riserva, trovare una soluzione al problema del traffico veicolare e delle aree di sosta, nonché operare una pulitura degli spazi aperti tra i ruderi e mettere in luce tratti di antichi percorsi, tra i quali si distingue la suggestiva salita di “porta Cretella”.
In conclusione, si ritiene che la collaborazione con la Scuola di Specializzazione di Roma, che consente di avvalersi di professionalità e competenze di rilievo nella definizione di prospettive di valorizzazione per Monterano, non sia semplicemente un buon modo di operare, ma il miglior modo possibile.
In qualità di cittadini canalesi, si ringraziano i rappresentanti della “Sapienza” Università di Roma e della Università della Tuscia, nonché gli studiosi che a vario titolo hanno partecipato all’incontro di studi, per aver prestato la loro esperienza e conoscenza al servizio di Monterano e si manifesta un vivo apprezzamento all’amministrazione comunale per il percorso intrapreso.
Altresì si invitano tutti i volontari del Comune a partecipare dando il proprio contributo - come hanno sempre fatto offrendo nei dibattiti pareri ed intuizioni - attivando un processo partecipato di progettazione.

 

Associazione Pro Loco di Canale Monterano