HOME


CHIUSI IN QUESTO MONDO
A cura dei ragazzi e ragazzi della redazione di BIT - BOOKS IN TEAM


Introduzione
Maura Oroni

Il libro che avete in mano, come spesso avviene, se sarete spinti da curiosità lo sfoglierete; magari, se ne avrete la bontà, lo leggerete.
Ma non è un libro come tutti gli altri, non va inteso come un testo narrativo o come una raccolta di poesie, né come un saggio. Parrà singolare: la storia che il libro racconta è la propria.
Il suo valore? Che sia stato sognato, pensato, e poi pubblicizzato, progettato nella veste grafica, revisionato negli aspetti editoriali e corretto in bozza, insomma creato da studenti. L’intervento esperto di docenti e professionisti del settore limitato a consigli tecnici e a poche “dritte”.
Chiusi in questo mondo è il n. 0 della collana editoriale «BIT – Books in Team», nata dalla collaborazione tra sei docenti, nonché affiatati amici, del Liceo “Santa Rosa da Viterbo” e un editore. La loro proposta, approvata dalla commissione del “Progetto formazione e cultura: valore lettura e promozione letteraria”, ha permesso, ad una trentina di ragazzi, l’esperienza della filiera editoriale.
La scelta del titolo nasce da una ricerca di senso da parte dei “giovani editori”.
Se lo sguardo sul mondo spesso apre la chiusa vertigine del proprio vissuto; se il monitor dello smartphone restringe e costringe, con l’obbiettivo della telecamera, la visibilità di un mondo la cui inarrivabile vastità al contempo attira, spiazza e spaventa, quale lo spazio dei rapporti umani? Chiusi anch’essi in questa vertigine? I ragazzi hanno risposto con un invito alla comunicazione, all’apertura, alla scrittura. E si è rivelato loro un mondo bisognoso, quasi avido di relazione, palesata nella mole imprevista di scritti giunti con la promessa della pubblicazione.
Questa la genesi del volumetto. Il percorso è azione, organizzazione, divisione di compiti e ruoli, è apprendimento, se pur rudimentale, di tecnica professionale. La finalità è grandiosa: formarsi alla scoperta della propria humanitas, del valore della persona che esplode nella forza della creazione condivisa. Credo che in tale accezione vada inteso il “fare cultura”.
Il libro si presenta suddiviso in due sezioni. La prima raccoglie gli scritti di coloro che hanno aderito all’invito, esteso tramite i social, di produrre testi che significassero l’esser chiusi in questo mondo. La seconda è la narrazione per immagini dell’esperienza vissuta, dalla scelta della tematica, alla diffusione del comunicato, alla raccolta dei materiali, fino alla pubblicazione.
Ne andiamo fieri: tramite un QR Code si accederà all’audiolibro, una selezione di letture e musiche curate dagli studenti del Liceo musicale.
Di prezioso apporto, al valore dell’esperienza, gli incontri degli studenti con chi di libri vive. Un ringraziamento riconoscente va a Stefania Gatti, della Biblioteca consorziale di Viterbo e al presidente, Paolo Pelliccia; a Silvia Cruciani, grafica freelance viterbese; all’Antica Legatoria Viali di Viterbo; a Dino ed Emanuele Paris, della libreria Fernandez di Viterbo.
Grazie di cuore a Roberta Rombolà, docente di Diritto ed economia, che si è generosamente spesa nel chiarire ai ragazzi gli aspetti fondamentali della legislazione sul diritto d’autore.
Grazie all’insostituibile professionalità degli esperti dell’editoria e del multimediale: Marco D’Aureli, Diana Ghaleb, Riccardo Spinella.
Grazie a Davide Ghaleb, l’editore promotore del progetto, che ci ha pazientemente e amorevolmente accolti, spesso in carovana.
Un ringraziamento affettuoso e speciale ai miei colleghi, gruppo di lavoro consolidato e insostituibile: Giorgio Bottiglioni, Elisa di Maio, Luca Schiavo, Roberta Sottani; in particolare ad Antonello Ricci, preziosissimo punto di riferimento per un’esperienza di riconosciuto valore come docente e nel mondo dell’editoria e della comunicazione culturale; al nostro dirigente scolastico, Alessandro Ernestini, che ha sempre la lungimiranza di comprendere le potenzialità di un’idea che può diventare qualcosa di importante.