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IL DIARIO DI UN EBREO
I nazisti a Roma
Piero Modigliani


Prefazione

A fine gennaio di quest’anno mio fratello Gabriele mi suggerisce di telefonare alla rubrica Caccia al libro della trasmissione Farhrenheit di Rai Radio 3 per parlare del diario di papà. Diario che è stato scritto durante l’occupazione nazista di Roma, quando lui aveva 38 anni, e copre esattamente quel periodo, dall’8 settembre 1943 al 4 giugno 1944 ed è stato poi pubblicato nel 1984. Papà, quando è stato ritrovato il manoscritto in mezzo alla biancheria di famiglia (in una bella cartella di marocchino rosso, sotto pizzi e merletti), non ne voleva proprio sentir parlare, era troppo doloroso il ricordo e impossibile rileggerlo e ripensare quell’orrore. C’è voluta la forza di persuasione di noi figli per convincerlo che invece era una testimonianza importante, emotivamente e storicamente, e la pazienza di mia cognata Anna Laura che, con lui, ha ripercorso tutto il diario, parola per parola, facendo un lavoro di editing al minimo, ma necessario, e per fortuna papà aveva una buona vena letteraria. Durante il lavoro papà ha voluto apportare alcune piccole modifiche, come si può verificare dalla foto della prima pagina originale. E c’è voluto il contributo economico di nostro zio Claudio Modigliani, che ha finanziato la pubblicazione. Ne sono state stampate poche copie, l’avevamo considerato quasi un piccolo documento di famiglia. In realtà le copie sono andate via subito tra amici e parenti e ne siamo rimasti presto sprovvisti. Sono passati circa quarant’anni.
Ora sono in molti a dichiararsi interessati a leggere il diario e in radio chiedevo se ce ne fosse in giro qualche copia soprattutto per non lasciare sprovvisti i nostri nipoti, in modo che possano conoscere e conservare la storia del proprio bisnonno Piero. Per fortuna durante la diretta della mia telefonata il conduttore ha parlato di un’eventuale ristampa e all’ascolto c’era Davide Ghaleb, un editore molto interessato alla storia e a storie di famiglia e di vita. Ci siamo incontrati ed eccoci qua.


Sara Modigliani

 

Nota dell'autore

Ho completato il Diario nei primissimi giorni dopo la liberazione di Roma, volendo affidare ad uno scritto memorie che potessero valicare il tempo della mia vita, oltre il quale molti eventi sarebbero caduti nell’oblio.
Tutti cercano di dimenticare ciò che è doloroso per un meccanismo psichico di difesa dalla sofferenza; ma alcuni fatti storici, per quanto orrendi, non possono e non debbono essere dimenticati, perché sono parte integrante della storia di noi tutti e perché tanto dolore di ieri illumini oggi.

Piero Modigliani