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QUATTRO RAGAZZI
di Egidio Storelli


Due vicende parallele che prendono l’avvio dal particolare momento storico italiano rappresentato dagli anni Settanta del ‘900, e che finiranno con l’intrecciarsi. Gli attori sono due giovani poliziotti e due rivoluzionari, anch’essi anagraficamente ragazzi ma già gravati da enormi pesi esistenziali, a causa delle loro scelte estreme. Ernesto e Maurizio, Sergio e Gianfranco: tutti e quattro coinvolti nella fase crescente della violenza in Italia che tocca il suo apice negli anni Ottanta. Espressioni realistiche e sincere di una società che si manifesta in stretta alternanza dialettica, tra la voglia di miglioramento e riscatto di giovani provenienti da classi sociali considerate subalterne e, dall’altra parte, un idealismo esasperato che conduce alla presunzione ontologica, alla dannazione della crudeltà e del dolore. Ma Storelli non giudica, perché arrogarsi il diritto di esprimere giudizi equivarrebbe a giudicare la storia stessa: un’operazione di per sé antistorica, un tranello nel quale l’autore non cade, in quanto ogni uomo è in un modo o in un altro, figlio del proprio tempo. Pur essendo infatti molto al dentro dei fatti narrati, per aver vissuto in prima persona quegli anni caldi in qualità di Ispettore di Polizia, egli non indulge in convenzionalismi autobiografici, ma invece conduce tenacemente, fino al suo epilogo, una narrazione lucida, minimale e non moralistica, che nella sua essenzialità lascia una traccia nella coscienza del lettore.

 


 

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Egidio Storelli è stato Ispettore Superiore della Polizia di Stato. Vive a Caprarola, nella provincia viterbese. Nel tempo libero si dedica alla scrittura. Ha partecipato a premi letterari arrivando in finale al “Premio Amerino” 2016 e a “Streghe Vampiri & Co.” 2017, 2018 e 2020. Ha pubblicato, nel 2019, per questa casa editrice, “Il cane nero”.