Questo libro sullo Yemen, vuole essere un racconto e una narrazione che proviene da fotografie scattate nel 1982. La macchina fotografica è stata usata come una sorta di quaderno su cui annotare schizzi nel tempo e nello spazio, uno strumento per cogliere la vita nelle strade così come si presentava agli occhi del giovane visitatore.
L’alternarsi di luci e ombre, il gioco essenziale dei primi piani e le espressioni dei volti conferiscono profondità, restituendo i valori di un’esistenza distillata dalla storia.
Non vi era l’intenzione di realizzare fotografie artistiche, ma l’uso della vecchia pellicola restituisce la resa dei colori, la grana, la qualità e l’estetica che evocano una nostalgia per un’epoca ormai lontana della fotografia, quando lo scatto richiedeva pazienza e attenzione.
Tutti i contorni di questo racconto compongono un ritratto dell’ambiente, volto soltanto a cogliere lo spirito dei luoghi e della loro gente. Una testimonianza intensa e ancora viva di un mondo ormai scomparso. |