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FABBISOGNO DEL PROGETTO


FABBISOGNO DEL PROGETTO
Il contesto socio-culturale in cui gli studenti vivono sembra presentare da alcuni anni caratteristiche costanti come la necessità di rafforzamento delle competenze di base, in particolare linguistiche, la tendenza all’impoverimento lessicale, la diminuzione dell’interesse per la lettura, cui fa da sfondo una socialità sempre più calibrata sulle modalità comunicative di internet e dei social. Molti studenti non frequentano le librerie né le biblioteche, le loro fonti di conoscenza sembrerebbero i motori di ricerca in rete, utilizzati con scarsa consapevolezza e dei quali, solitamente, non vengono verificate l’attendibilità e l’autorevolezza. A confermare tale tendenza contribuiscono i dati OCSE-PISA o di restituzione delle prove INVALSI, sia a livello nazionale sia a livello locale: la situazione dell’istituzione scolastica coinvolta è perfettamente in linea con tale quadro, come si può evincere anche dalla lettura del Piano di Miglioramento e del Rapporto di Autovalutazione. Questi documenti invitano inoltre ad una  particolare attenzione nei confronti di categorie socialmente svantaggiate che risultano essere a rischio di dispersione scolastica, come gli alunni di origine straniera o coloro che vivono situazioni di disagio economico.
Se, alla suddetta situazione, legata alle competenze alfabetiche funzionali nella lingua madre e ad una scarsa consapevolezza dei propri strumenti di costruzione dei saperi, si somma la sensibile ed oggettiva diminuzione delle occasioni relazionali, dovuta alla pandemia da Covid-19, ecco che le necessità che emergono dall’analisi di contesto sono indubbiamente afferibili ai codici comunicativi, formali e informali, linguistici o altri. 
Il contesto dell’Istituto coinvolto suggerisce di analizzare le peculiarità dei tre indirizzi di studio che lo caratterizzano: un indirizzo finalizzato all’approfondimento delle discipline umanistiche e delle scienze umane, particolarmente vocato all’analisi degli aspetti sociali e comunicativi, per il quale potrebbe risultare efficace un’esperienza che permetta di verificare quanto appreso grazie ai percorsi scolastici; uno incentrato sulle discipline economiche, per i cui studenti potrebbe risultare vantaggiosa l’applicazione concreta di contenuti e competenze legati all’organizzazione aziendale e al marketing; il liceo musicale, per il quale, come per gli altri, si avverte una dicotomia tra la musica insegnata e quella fruita nel quotidiano.
Anche un approccio al mondo dei social costruttivo di empatia e umanità non assume una secondaria importanza: sta nascendo un nuovo linguaggio vissuto dai giovani in situazioni di apprendimento e negli spazi di socializzazione tra pari. 
La relazione a distanza che sta caratterizzando l’attuale contingenza storica si presenta con peculiarità di cui è in atto l’esplorazione sia in termini didattici, sia in termini di cambiamento delle modalità di interazione: il limite emerso dalla “didattica a distanza” è stato nel voler piegare un approccio tradizionale ad una modalità innovativa ed i ragazzi hanno chiaramente avvertito l’inefficacia di tale tentativo; al contempo sono anche emerse lacunose competenze digitali da parte dei giovani.

Occorre guardare anche ad alcuni aspetti caratterizzanti il mondo ed il mercato del libro. Siamo di fronte ad un proliferare di scrittori e ad una sovrapproduzione di libri mentre si riduce sempre più il numero di coloro che acquistano e, soprattutto, leggono. Oltre che di uno squilibrio nel rapporto di mercato tra domanda ed offerta e di una riflessione sul reale livello di cultura del nostro Paese, legato a sua volta ad una espansione assai diffusa dell’analfabetismo di ritorno, tale fenomeno è parametro delle esigenze comunicative della nostra società, in cui molti manifestano la necessità di farsi sentire ma pochi sono disposti ad ascoltare. Il mercato del libro, proprio perché connaturato da un’attenzione alla parola, si rivela, come pochi altri, una preziosa cartina di tornasole delle specificità relazionali del nostro tempo. 

Vi è un ulteriore e fondamentale aspetto su cui soffermarsi: il dialogo generazionale. Siamo una società in cui l’adulto non è, come in passato, il portatore di valori più o meno condivisibili ma comunque solidi; appare piuttosto condizionato da paure esistenziali non di rado focalizzate sulla dimensione a lui ignota della rete e dei social. Se da una parte l’esperienza della quotidianità, pensiamo a fatti di cyber-bullismo che sfociano in tragedia, giustifica tali timori, d’altro canto la diffidenza verso quello che per i giovani è il più grande ed immediato canale di socializzazione impedisce un dialogo aperto tra le generazioni e causa una reazione di chiusura dei giovani verso gli adulti.

Risulta quindi prioritaria la ri-costruzione di un contesto di socialità che si incentri sui codici finalizzati all’efficacia del messaggio, strumenti indispensabili per esercitare il diritto ad una interazione consapevole e significativa.
La sfida educativa è nel trovare una via di incontro tra una visione tradizionale della formazione e le modalità comunicative delle nuove generazioni, una via che sia di stimolo e veicoli conoscenza e produzione culturale. Che veicoli la parola. Che veicoli il libro.
In tutte le sue forme e formati, in tutte le tipologie di scrittura, nei materiali usati, nelle scelte grafiche, di pubblico e destinazione editoriale, il libro, essendo costruito di e sui linguaggi è, come null’altro, strumento e fonte di conoscenza. Per riavvicinare i ragazzi alla lettura e al libro si deve percorrere la via dei linguaggi a loro noti, in cui operano e che padroneggiano, ma di cui spesso non conoscono le piene potenzialità né le modalità e le strutture comunicative profonde: lo spazio dei social, oltre che canale relazionale, deve quindi divenire oggetto di conoscenze e strumento meta-cognitivo. 

Dal quadro sopra descritto emergono pertanto fabbisogni nell’ambito delle relazioni generazionali e tra pari, legate sia a contesti tradizionali sia alla rete e ai social; si evince la necessità di un consolidamento e di una maggior consapevolezza delle competenze linguistiche e dei linguaggi e delle competenze digitali; si evidenzia la necessità di una riflessione sull’importanza del libro e della lettura.
La proposta progettuale si concentrerà proprio su obiettivi legati a tali fabbisogni e le tematiche individuate diverranno lo strumento per rispondere a queste esigenze.

  • Destinatari delle azioni: studentesse e studenti del Liceo delle scienze umane, musicale e coreutico “Santa Rosa da Viterbo”
  • Tipologia e numero destinatari: 30 tra studentesse e studenti di tutti e tre gli indirizzi del liceo, stabilendo come criterio preferenziale l’appartenenza alla classe terza: ciò consentirà di rivolgersi a un gruppo di lavoro in possesso di competenze di base omogenee e che condivida, tra le prospettive formative, la partecipazione al PCTO, al fine di garantire un’adeguata predisposizione alle attività oltre ad una continuità progettuale nel tempo. Particolare attenzione sarà destinata alle categorie a rischio di dispersione scolastica, come evidenziato nell’analisi dei fabbisogni di contesto.
  • Obiettivi e congruenza rispetto all’azione oggetto dell’Avviso e nessi logici tra i contenuti della proposta ed i suoi obiettivi e le diverse azioni 

Al fine di conseguire obiettivi coerenti con i fabbisogni individuati, il progetto intende favorire l’accesso al mondo dei libri e dell’editoria, da parte dei giovani, attraverso l’esperienza del libro come strumento di conoscenza, di espressione culturale e letteraria, di riflessione e apertura a molteplici occasioni e modalità comunicative. 
Ciascuna attività sarà inoltre frutto di cooperazione e i ruoli e le attitudini di ciascuno serviranno a contestualizzare il progetto e proporre soluzioni efficaci a problemi ed ostacoli. Avranno tutti la possibilità di sentirsi parte di un team e saranno quindi attratti da un percorso formativo in cui si impegneranno per un successo finale comune.

La proposta progettuale prevede la nascita di una collana editoriale, all’interno del catalogo della casa editrice, totalmente curata dagli studenti della scuola, i quali acquisiranno consapevolezza della filiera di produzione del libro, dalla scelta delle tematiche dedicate, alla ricerca in biblioteca, all’esperienza di redazione in tutte le fasi e ricoprendo le necessarie figure professionali. La collana, il cui nome sarà scelto dagli studenti, pubblicherà opere di giovani talenti che saranno reperite dalla giovane redazione con concorsi letterari promossi attraverso canali tradizionali o in rete. La proposta editoriale sarà resa più accattivante attraverso la pubblicazione di libri in cui la carta non costituirà un semplice supporto scrittorio ma diventerà anche strumento d’accesso alle espansioni multimediali. Partendo da un’analisi delle idee dei ragazzi, dei loro fabbisogni e delle loro aspettative si giungerà alla creazione di un percorso specifico che li porti ad acquisire quelle competenze necessarie per continuare il lavoro in autonomia. Particolare rilevanza sarà data alle tecniche di registrazione e alla loro applicazione pratica, nonché alla creazione di contenuti multimediali correlati ad un determinato testo; non mancheranno riferimenti all’ambito legislativo e all’importanza di acquisire i diritti d’autore e d’esecuzione, affinché il progetto risulti economicamente sostenibile.
Proprio per permettere ai ragazzi di sentirsi protagonisti del percorso formativo che intraprenderanno, le attività avranno un taglio squisitamente laboratoriale e partiranno da loro proposte di analisi del linguaggio dei social; gli adulti si porranno in ascolto ed avranno il ruolo di coordinare ed indirizzare, senza imporre una didattica cattedratica, verso linguaggi e conoscenze tradizionali che per i giovani suonano “diversi”. Si attuerà un ribaltamento del processo di apprendimento che non sarà solo una semplice proposta di modalità didattica (classe rovesciata o flipped classroom, problem solving) ma un esempio fattivo di adulti che si pongono in posizione di ascolto, tanto da imparare dai loro allievi un codice che conoscono parzialmente.
Una volta individuati alcuni aspetti o tematiche, attraverso modalità che possono spaziare dal brain storming alla ricerca in rete, si passerà alla scoperta, nel libro, di occasioni di dialogo col linguaggio dei social (un esempio banale potrebbe consistere nel chiedersi perché un motore di ricerca si chiami “Virgilio”, una piattaforma multifunzione si chiami “Argo”, un database di spartiti musicali si chiami “Petrucci”) e quindi alla conoscenza del libro sia come oggetto, sia come strumento di trasmissione di un messaggio che va oltre quello strettamente verbale: pensiamo a quanto raccontino la pergamena di un manoscritto o la scelta di immagini illustrative, un carattere tipografico, o una glossa a margine di un vecchio proprietario; o quanto, a loro volta, siano evocativi la musica di un audiolibro, il rimando ad un contenuto multimediale in un testo a realtà aumentata. Il libro è quindi anche il veicolo di un viaggio diacronico nel mondo della comunicazione, così come lo è la ricerca del libro attraverso il catalogo cartaceo o informatico della biblioteca, strumento attraverso il quale i ragazzi potranno misurarsi con una sistematizzazione strutturata e gerarchizzata delle informazioni. Il libro allora diverrà, direttamente o indirettamente, un’opportunità di riappropriarsi di quella dimensione spaziale e temporale che a volte manca alle nuove generazioni, sospese nell’eterno presente della temporalità spaziale dell’immagine. 
I ragazzi, durante gli incontri formativi, avranno la duplice possibilità di conoscere le tematiche oggetto delle pubblicazioni e di prepararsi alla professione editoriale. Esperti e professionisti del settore formeranno gli insegnanti della scuola insieme ai quali gestiranno poi le attività laboratoriali, focalizzate più sulla comunicazione e le modalità di trasmissione dei contenuti che sulla conoscenza dei contenuti stessi (per fare un esempio, non si affronterà tanto in chiave contenutistica un aspetto inerente la tematica “Democrazia, libertà e diritti civili” ma si cercherà di comprendere come tale tematica venga veicolata dal libro, con quali linguaggi, con quali finalità, per quale destinatario e come essa venga vissuta quotidianamente attraverso le interazioni dei social: le edizioni della Costituzione commentate per adulti presentano un certo tipo di linguaggio, un’adatta veste grafica, mentre quelle destinate ai ragazzi si concentrano maggiormente su immagini, rimandi a siti web; i post pubblicati in occasione di eventi di rilevanza nazionale assumono connotazioni diverse su siti ufficiali o sui profili privati e suscitano reazioni di vario genere). Un simile approccio permetterà ai ragazzi di acquisire nuove conoscenze ma anche di comprendere che la ricezione dei contenuti varia a seconda del mezzo e del canale comunicativo impiegati; avranno così le competenze disciplinari e tecniche necessarie per una esperienza significativa della professione editoriale. Potranno a loro volta rendersi formatori di altri ragazzi, sempre sotto la supervisione dei docenti, in un lavoro che non si esaurisca alla scadenza dei tempi di realizzazione del bando ma possa diventare una pratica consolidata che veda un ricambio di studenti esperti e studenti alle prime armi, in un processo di apprendimento tra pari e cooperativo.

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