ll volume ricostruisce, con rigore storico e profondità di analisi, le origini dell’Ordine femminile olivetano, nato il 15 agosto 1425 quando Francesca Bussa de’ Leoni, moglie di Lorenzo Ponziani, e le sue compagne si offrirono come oblate all’Ordine di Monte Oliveto. A seicento anni di distanza, quella scelta rivela una sorprendente attualità: un modello in cui fede, dedizione e visione comunitaria si intrecciano con un rapporto autentico e responsabile con la natura.
Attraverso una lettura attenta delle cronache olivetane, delle fonti documentarie e delle testimonianze artistiche, l’autrice ricostruisce un quadro articolato che abbraccia tanti secoli di storia. Il volume è scandito in sei capitoli, ognuno dei quali mette in rilievo un aspetto specifico: dalle origini dell’Ordine olivetano alla fondazione del monastero romano di Tor de’ Specchi (1468), dall’amministrazione dei beni agricoli di Vetralla alla committenza artistica delle oblate, fino alla riflessione sulla continuità di un modello che si rivela straordinariamente attuale.
Questo libro non è soltanto un contributo alla storia religiosa di Roma e del Lazio, ma anche un invito a riflettere sul valore attuale di un modello di sostenibilità e armonia tra uomo e natura che affonda le radici nel Quattrocento.
Santa Francesca Romana – moglie, madre, fondatrice di un Ordine religioso – emerge come una figura di grande modernità: esempio di dignità conquistata, di leadership femminile e di profonda coerenza spirituale. Un modello ancora oggi attuale e fecondo.
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